cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 00:02
10 ultim'ora BREAKING NEWS

"Basta contratti d'oro in Rai", M5S all'attacco

04 febbraio 2019 | 14.06
LETTURA: 3 minuti

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Il MoVimento 5 Stelle torna all'attacco dei "contratti d'oro" e lo fa con un post pubblicato sulla pagina Facebook. "Ora basta con i contratti d'oro pagati dai cittadini! - si legge - Fabio Fazio guadagnerà 8 milioni e 800mila euro in 4 anni, mentre Bruno Vespa porta a casa un 1 milione e 300mila euro all'anno. Questi sono soldi degli italiani! A voi sembra normale? Tagliamo adesso gli stipendi della politica, dei sindacalisti ma anche quelli dei conduttori Rai! Più rispetto per i cittadini!".

Dopo Alessandro Di Battista, che ieri ha lanciato l'affondo ("qua i sacrifici li fanno tutti tranne i politici o i conduttori Rai") oggi a farsi sentire sono diversi esponenti pentastellati. "Eliminiamo gli sprechi della politica perché i soldi degli italiani non vanno sperperati - scrive su Twitter Mirella Liuzzi, deputata del M5S e componente della Commissione di Vigilanza Rai - In quest'ottica anche la Rai deve iniziare a usare bene ogni singolo euro dei cittadini. Basta ai mega stipendi dei conduttori Rai come quelli di Vespa e Fazio. Vanno adeguati subito!".

Per il senatore del Movimento 5 Stelle, Primo Di Nicola, vicepresidente della Vigilanza Rai, "mettere un tetto agli stipendi dei professionisti che lavorano in Rai è una battaglia sacrosanta. E' giusto che un giornalista guadagni secondo quanto previsto dal contratto nazionale così come è giusto rivedere i contratti con le società esterne. La Rai è un servizio pubblico e i soldi che i cittadini versano con il canone Rai devono essere investiti nel migliore dei modi. E' una cosa che andava fatta anni fa, anziché creare polemiche ogni volta che esce un cachet basterebbe mettere regole chiare".

A intervenire sulla questione è anche il senatore Gianluigi Paragone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Vigilanza. "La Rai è pubblica, i cittadini pagano un canone e si meritano politiche adeguate - sottolinea - Che alcuni programmi facciano più ascolti di altri grazie alle capacità di chi conduce è un dato di fatto come lo è che i costi delle società esterne, come quella di Fazio, devono essere ridimensionati secondo criteri ben precisi. Il caso di Bruno Vespa è ancora diverso: il contratto nazionale dei giornalisti prevede dei tetti massimi, essere pagati come un artista quando si svolge un lavoro diverso non è eticamente corretto. Il cambiamento passa anche da questo: la riduzione dei costi inutili. La Rai non deve essere un bancomat per qualcuno, strapagato, e una spada di Damocle per altri che invece lavorano a testa bassa".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza