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Il M5S apre il caso Augias

06 febbraio 2019 | 17.50
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Non solo Fabio Fazio. Il M5S apre oggi il 'caso Corrado Augias', andando all'attacco del conduttore 'reo' di guadagnare troppo. A parlarne sono le commissarie pentastellate in Vigilanza Rai Paxia, Luzzi e Di Lauro. Del resto, per Maria Laura Paxia il "servizio pubblico è controllato da Pd, per loro merito e talento non contano", mentre si chiede "come mai la sinistra moralizzatrice non si indigna per i 370mila euro di stipendio del giornalista Corrado Augias?".
"E' ormai evidente - sostiene ancora Paxia - quanto questi personaggi siano bravi a fare i moralizzatori, rivendicando i valori di sinistra, tranne poi avere il portafoglio a destra facendosi pagare degli stipendi a dir poco esorbitanti. Abbiamo ormai una Rai, pubblica, invasa da giornalisti riconducibili al Partito democratico, con la stampa attenta e vigile solo quando ad apparire sono personaggi a loro scomodi e appartenenti ad altri partiti politici. Quello che ancora non hanno capito è che a prevalere devono essere i concetti di merito e talento, che per anni, evidentemente, gli sono stati estranei".

Dello stesso avviso la deputata Mirella Liuzzi, per la quale "è ora di dire basta a un'azienda pubblica totalmente occupata dal Partito democratico e nella quale il merito è solo un dettaglio. Questo non è garanzia di qualità dell’informazione. I cittadini non possono che essere indignati per stipendi stellari, come quello di Corrado Augias che prende 370mila euro all'anno e lavora anche per Repubblica o di Fabio Fazio che addirittura ne prende 2milioni e 200mila all’anno. Sono somme fuori dal mondo".

"Noi - dice ancora la deputata del MoVimento 5 Stelle in Commissione Vigilanza Rai - ci batteremo per un tetto massimo di retribuzione per chi lavora in Rai, soprattutto gli stipendi d’oro di giornalisti e conduttori politicizzati nel servizio pubblico. È una vergogna che non possiamo più accettare. La Rai non può essere uno stipendificio che usa i soldi dei cittadini per chi riesce ad entrarci solo grazie a riferimenti politici".

"Augias esempio di servizio pubblico controllato dalla politica", rincara la dose in una nota di Carmen Di Lauro, portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera e componente della commissione Vigilanza Rai, che prosegue: "Da Augias a Fazio, quanto sperpero di denaro pubblico in Rai? Soldi degli italiani spesi per permettere a queste persone di parlare di solidarietà e rispetto (tanti bei valori!), ma poi pensano soprattutto a gonfiare il proprio portafoglio. A Corrado Augias non basta lavorare e scrivere per il gruppo del Pd L’Espresso/La Repubblica, ma porta a casa anche 370mila euro dalla Rai. Personaggi politicizzati che dovrebbero lasciare spazio ai giovani e alla meritocrazia".

LA REPLICA DI AUGIAS - Nel pomeriggio arriva la replica di Corrado Augias: "Sono entrato in Rai - spiega all'Adnkronos - mezzo secolo fa, per concorso e senza raccomandazioni. Il mio lavoro in Rai non ha nulla a che vedere con partiti o movimenti politici. Attualmente faccio un programma che va in onda tutto l'anno, dal lunedì al venerdì, e gli ascolti vanno bene".

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