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Di Maio scrive a 'Le Monde'

08 febbraio 2019 | 11.02
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(Afp)
(Afp)

"Guardiamo al vostro popolo come un punto di riferimento e non come un nemico e le divergenze politiche e di visione tra il governo francese e quello italiano non devono intaccare il rapporto storico di amicizia che unisce i nostri due popoli e i nostri due Stati". Così in un articolo pubblicato su 'Le Monde' il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio dopo che ieri la Francia ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore a Roma. Per questa ragione, continua Di Maio, "in quanto rappresentante del Governo del mio Paese tengo a riaffermare la volontà di collaborazione del nostro esecutivo sulle questioni che ci stanno a cuore, in quanto membro fondatore dell'Ue".

L'Italia e il governo italiano, sottolinea ancora Di Maio, "considerano la Francia come un paese amico e il suo popolo, con una tradizione democratica millenaria, come un punto di riferimento, a livello mondiale, nelle conquiste dei diritti civili e sociali". In quanto ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, aggiunge, "ho sempre guardato alla Francia e al suo sistema di Welfare come una 'stella polare' dei diritti sociali europei. E non sono sorpreso che il popolo mostri segnali considerevoli di malessere nei confronti dello smantellamento di alcuni di questi diritti. E questo non riguarda soltanto il governo attuale".

Il vicepremier ricorda una sua visita all'Assemblée nationale, la Camera dei Deputati francese nel 2016, "nel momento in cui sono iniziate le grandi manifestazioni popolari contro la riforma del diritto del lavoro voluta da Francois Hollande, che poi è proseguita in modo da rendere il lavoro ancora più precario. Delle ricette ultra liberali sono state condotte da parte di partiti di destra come di sinistra che hanno reso più precaria la vita dei cittadini e hanno fortemente ridotto il potere d'acquisto. Sono stato molto colpito di trovare - spiega Di Maio- tra le rivendicazioni del manifesto dei 'gilet gialli', dei temi che ormai superano la destra e la sinistra e che mettono al centro i cittadini e loro bisogni in un atteggiamento post ideologico".

Proprio per questo, aggiunge Di Maio, "ho voluto incontrare dei rappresentanti dei 'gilet gialli' e della lista Ric, perché non credo che il futuro della politica europea sia in partiti di destra o di sinistra, o in partiti che si dicono 'nuovo' ma che sono in realtà il frutto di una tradizione, di una storia famigliare". In Italia "guardiamo con molta attenzione e rispetto a quello che succede in Francia", rileva Di Maio illustrando poi ai lettori del quotidiano francese le principali misure della manovra approvata dal Governo.

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