"Il manifesto 'Siamo Europei' ha avuto la formale adesione di tutti e tre i candidati alla segreteria Pd. Un gesto unitario di cui si sentiva il bisogno". Lo ha detto Carlo Calenda lasciando il Nazareno dove ha consegnato a Matteo Orfini il Manifesto di cui è promotore per la sottoscrizione a nome dei dem. "Il Pd - ha sottolineato Calenda - si impegna a correre con una lista unitaria" alle europee. Sarà una lista aperta alle forze che stanno a sinistra del Pd? "E' aperta a tutti quelli che condividono i valori del Manifesto e che sono contrari a ogni ipotesi di alleanza con Lega e M5S", ha quindi ribadito a proposito del progetto di lista unitaria alle europee a cui sta lavorando con il Manifesto 'Siamo Europei'.
L'adesione dei candidati alla segreteria Pd "si unisce a quella di altre centinaia di migliaia di persone. Ora occorre una grande mobilitazione alle europee perchè l'Italia rimanga tra i grandi Paesi europei e non divenga un lacchè della Polonia e dell'Ungheria di Orban", ha aggiunto Calenda. Per l'ex-ministro sarà "cruciale" poi la "qualità" delle candidature: "La validità delle persone sarà cruciale per la validità dell'operazione".
E a chi, come Antonello Giacomelli, è critico sull'adesione Pd al Manifesto di Calenda, l'ex-ministro risponde: "Giacomelli dice che così è finito il congresso? Non è così. Il congresso definisce chi governerà il Pd ma l'orizzonte delle europee è più largo del Pd: c'è in gioco il posizionamento dell'Italia in Europa".
Calenda ha poi rinnovato l'invito a Emma Bonino e Federico Pizzarotti: "Uniti si vince. Bonino e Pizzarotti condividono i valori del Manifesto 'Siamo Europei', non c'è nessuna ragione per dividersi", ha detto l'ex ministro.