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Telefonata Mattarella-Macron: "Legame importante"

12 febbraio 2019 | 22.24
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(Fotogramma/Ipa /Afp)
(Fotogramma/Ipa /Afp)

Colloquio telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron ed il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo il richiamo dell'ambasciatore a Roma Christian Masset per consultazioni. Ne dà notizia l'Eliseo in una nota, nella quale si sottolinea che i due presidenti "hanno riaffermato l'importanza per entrambi i Paesi del rapporto franco-italiano". Un rapporto, sottolinea ancora l'Eliseo nella nota, "alimentato da legami storici, economici, culturali e umani eccezionali". Mattarella e Macron "hanno ricordato che la Francia e l'Italia, che hanno costruito insieme l'Europa, hanno una responsabilità particolare per operare di concerto per la difesa ed il rilancio dell'Unione Europea".

L'incontro in Francia del vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio con un esponente dei gilet gialli che inneggiava alla guerra civile è stata "una vera provocazione". E' quanto aveva ribadito stamane il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, al Question Time all'Assemblée Nationale, la Camera dei Deputati francese, tornando sulle tensioni diplomatiche con l'Italia. "Abbiamo richiamato il nostro ambasciatore in Italia. E' una misura temporanea in attesa che, speriamo, si possano avere le spiegazioni necessarie. Vogliamo che le relazioni tra l'Italia e la Francia ritrovino un andamento normale - ha affermato Le Drian -. Per questo ci vuole un rispetto reciproco. Quando ci saranno di nuovo le condizioni ritroveremo un filo normale nelle nostre relazioni e questo nonostante le nostre divergenze con il Governo italiano attuale".

Ma per il primo ministro italiano Giuseppe Conte, "per quanto riguarda i rapporti con la Francia, sono assolutamente fiducioso che i nostri sistemi culturali, economici e sociali sono così intrecciati, così integrati che non possono essere messi in discussione per un singolo episodio". "Noi siamo un governo pacifista - continua Conte - e il governo francese altrettanto. Il rapporto tra Italia e Francia è solido e antico. L'intreccio è culturale, prima che economico, ed è antico: non può essere messo in discussione da una divergenza, da un dissidio, da una discussione che ci può essere. Poi è sicuro, visto che il vicepresidente Luigi Di Maio lo ha detto pubblicamente, che l'incontro con i Gilets Jaunes lui lo ha fatto come capo, esponente di un movimento politico. Si può discutere: a quel punto entriamo in una logica politica, in cui ognuno può avere la sua valutazione sull'incontro, ma comunque siamo in una logica politica", conclude.

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