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Autonomia, 8 le Regioni che l'hanno chiesta

14 febbraio 2019 | 19.38
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L'autonomia di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna approda stasera in Consiglio dei ministri: si tratta delle prime Regioni partite e quindi più avanti con l'istruttoria, ma non le uniche a chiedere la gestione diretta e con risorse certe di competenze su determinate materie, nel solco di quanto previsto dall'articolo 116 comma 3 della Costituzione. Oltre alle tre Regioni 'pioniere' nell'intraprendere questo percorso inedito, altre cinque hanno già fatto richiesta formale in questo senso al ministero degli Affari regionali. Si tratta della Liguria, guidata dal centrodestra, di Toscana, Piemonte, Marche e Umbria, guidate dal centrosinistra: queste ultime due hanno fatto una richiesta congiunta.

Al Sud invece, nonostante qualcuno abbia strizzato l'occhio a questa possibilità, il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha puntato il dito contro il processo intrapreso dal governo, dicendosi pronto a bloccarlo sul piano di un ricorso alla Corte Costituzionale e della mobilitazione.

Le Regioni Veneto e Lombardia, passate per un referendum popolare, hanno chiesto competenze su tutte le 23 materie previste. L'Emilia Romagna, che ha scelto una strada diversa dal referendum, vuole la gestione diretta per 15 competenze.

Le materie per le quali, come previsto dalla Costituzione, possono essere riconosciute tali forme ulteriori di autonomia sono quelle che l'articolo 117, terzo comma, della Costituzione attribuisce alla competenza legislativa concorrente e un ulteriore limitato numero di materie riservate alla competenza legislativa esclusiva dello Stato ossia l'organizzazione della giustizia di pace; norme generali sull'istruzione; tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.

L'iter per l'autonomia differenziata prevede che ogni Regione che ha avanzato formale richiesta di autonomia proceda in un percorso di trattative che si basa sulla declinazione delle competenze che si vogliono acquisire direttamente. Le trattative si svolgono in tavoli tecnici con i ministeri di competenza e che si concludono con la stesura di un testo d'intesa. Stasera in Consiglio dei ministri ci sarà un confronto sui testi delle tre Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, e ci si cercherà di sciogliere i nodi politici ancora rimasti.

Quando si arriverà ad un accordo, il passaggio successivo sarà una riunione del Cdm in cui verrà dato mandato al presidente del consiglio Giuseppe Conte di firmare le intese con i presidenti delle Regione interessata. Intese da recepire in un disegno di legge, una legge 'rafforzata', che dovrà essere approvata dalla maggioranza assoluta del Parlamento.

Solo questa definitiva approvazione avvierà ufficialmente l'autonomia con la gestione diretta da parte della Regione delle competenze concesse e il contestuale trasferimento da parte dello Stato delle risorse finanziarie, umane e strumentali. Il costo dovrà essere a saldo zero.

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