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Sardegna, Floris: "Servono fatti, fiducia in vittoria centrodestra"

20 febbraio 2019 | 13.37
LETTURA: 4 minuti

L'ex presidente della Regione: "Basta passerelle big nazionali, si pensi a interessi popolo sardo"

Sardegna, Floris:

di Alisa Toaff
Ultimi giorni di campagna elettorale in Sardegna per i candidati alla presidenza della Regione. La sfida è tra Christian Solinas, sostenuto da Lega, Psd'Az, Fdi, Forza Italia e altre 8 liste, Massimo Zedda, appoggiato da da Pd, Leu e altre sei liste, e il candidato dei 5 Stelle, Francesco Desogus.
Secondo gli ultimi sondaggi il candidato del centrodestra è in testa seguito dal candidato di centrosinistra. Ultimo in ‘classifica’ il candidato del M5S: "Sono fiducioso -sottolinea all’Adnkronos l’ex presidente della Regione Sardegna Mario Floris - il centrodestra è notevolmente avanti nei sondaggi. Il candidato presidente è stato designato dalla Lega e Solinas è il segretario del Partito Sardo di Azione. Il mio partito politico, Unione dei Sardi, ispirato dalla grande lungimiranza del presidente Francesco Cossiga partecipa alla coalizione e lo sostiene".

"Le elezioni regionali sarde, svolgendosi un anno prima delle altre -spiega- rappresentano un test politico importante che si ritiene anticipi la volontà degli elettori. Tali elezioni, come sempre però, finiscono per diventare una passerella di big nazionali che fingono di avere a cuore i problemi della Sardegna senza conoscerli offendendo la proverbiale pazienza dei sardi. I sardi hanno bisogno di una forte e stabile coesione per privilegiare la tutela degli interessi della Sardegna rispetto a quella dei partiti nazionali".

Per Floris l'autonomismo sardo non è compiuto "per colpa di noi sardi". "Non siamo riusciti ad attuare lo Statuto autonomistico come hanno fatto altre regioni, noi siamo fermi -tiene a sottolineare- Non è stato attuato il piano di rinascita, non siamo riusciti a fare un nuovo statuto perché i partiti e i partitini sardi, con le loro divisioni hanno creato solo barriere. Noi in Sardegna abbiamo le accise sulla benzina come le altre regioni, nonostante la produciamo nella raffineria più grande di Europa e non abbiamo la possibilità di incamerare direttamente le aliquote e versare la rimanenza allo Stato".

E su Francesco Pigliaru, che governa la Regione dal 2014, Floris aggiunge: "La maggioranza di centrosinistra - prosegue- non è stata in grado di riformulare la legge elettorale e ha diminuito il grado di partecipazione popolare. Prima c’era un rapporto diretto con il cittadino, ora il presidente dice: ‘o fate così o vi mando casa!’".

Infine, sulla possibile perdita di consensi dei 5 Stelle in Sardegna dopo le elezioni politiche, dove il Movimento avevano avuto la maggioranza assoluta di voti, l'ex governatore conclude: "La gente aveva bisogno di sfogarsi e non trovando nessuno si era rifugiata in quei movimenti politici che davano la sensazione al popolo che sarebbe stato protagonista delle proprie scelte. Ma ora il popolo ha bisogno di fatti non di parole, di cose concrete non di promesse".

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