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"Spara a Salvini", scritte contro ministro

22 febbraio 2019 | 11.26
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Lui: "Non mi fanno paura"

Scritte minacciose contro Matteo Salvini a Parma, con firma anarchica. Pochi giorni fa il ministro dell’Interno aveva espresso soddisfazione per l’arresto di un gruppo di anarco-insurrezionalisti che sarebbero stati responsabili, tra le altre cose, di un ordigno contro una sede della Lega ad Ala, in Trentino, nell’ottobre dello scorso anno. Il Viminale ha anche diffuso un report con la mappatura dei centri sociali più pericolosi. "Sono indignato per questa istigazione alla violenza, ovviamente non mi fanno paura e mi aspetto condanna da tutto il mondo della politica, della cultura e dell’informazione. Vedremo..." dice Salvini. Unanima la solidarietà nel mondo politico.

"Le scritte spray comparse a Parma in cui si invita a sparare contro Matteo Salvini - sottolinea Roberto Calderoli, senatore della Lega e vicepresidente del Senato - sono l’ennesimo attacco (per fortuna solo dimostrativo) contro le nostre istituzioni e contro la nostra democrazia. L’ennesimo, perché da mesi, soprattutto tra Milano e Torino, si stanno ripetendo scritte spray, volantini o manifesti che inneggiano al ritorno della lotta armata e indicano nei giudici o nei poliziotti i nemici. E da mesi in tutto il Nord avvengono attentati incendiari o esplosivi contro le sedi della Lega. E Matteo Salvini, cui va tutta la mia solidarietà e vicinanza umana e che certo non si fermerà per queste minacce e andrà avanti dritto nel suo lavoro, è diventato il principale bersaglio di questa violenza senza nome, senza volto, senza divisa o senza bandiera".

"L’ho già detto nei mesi scorsi e lo ripeto, questo brutto clima inevitabilmente - aggiunge l'esponente del Carroccio - mi ricorda il clima d'odio che si respirava quarant'anni fa. Purtroppo qualche cattivo maestro continua a soffiare sul fuoco, demonizzando l'avversario politico, alimentando l'odio che sta iniziando a tradursi in violenza. L'ho detto nei mesi scorsi, lo ripeto oggi: attenzione che avanti così e purtroppo ci scappa il morto. Io sono seriamente preoccupato".

Solidarietà al ministro anche da Potito Perruggini, presidente dell'associazione 'Anni di Piombo' che commenta così all'Adnkronos: "Se i nostri giovanissimi parlamentari sapessero cosa sono stati veramente gli anni di piombo per il popolo italiano, le dimostrazioni di solidarieta' da parte loro sarebbero state tante. E' proprio da questi focolai che, se non arginati pubblicamente, possono nascere fuochi devastanti! Il ricordo delle scritte "kossiga boia " riaffiora cosi' violentemente nella mente di chi come me quegli anni ce li ha marchiati sulla pelle! Tutta la mia solidarieta' al ministro Salvini", conclude Perruggini.

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