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Sardegna, escluso primarie M5S: "Base messa da parte, serve riflessione"

25 febbraio 2019 | 12.19
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

di Antonio Atte

"Serve una riflessione profonda, che porti a decisioni importanti: questo è evidente e necessario, soprattutto in vista delle elezioni europee. Nel M5S questa riflessione non può che passare dal coinvolgimento della base, degli attivisti, che manifestano malumore per essere stati messi da parte. O si ritorna alla natura del Movimento oppure si consegna il Paese al populismo più becero". Così Luca Piras - docente universitario escluso dalle primarie online M5S - commenta con l'Adnkronos il crollo del Movimento 5 Stelle alle regionali in Sardegna.

L'attivista pentastellato individua tra le cause della debacle una "eccessiva influenza dei portavoce rispetto alle istanze degli attivisti. Si è creato un allontanamento tra attivisti e vertice e - prosegue - in questo allontanamento si sono frapposti i portavoce, che invece di portare la voce l'hanno filtrata".

Per rispondere alla 'crisi' del Movimento, il capo politico Luigi Di Maio sta pensando a una profonda riorganizzazione a livello territoriale e nazionale. "La necessità di una organizzazione più strutturata è stata evidenziata dagli stessi attivisti. Da questo punto di vista sono allineato. E' necessario però che anche questa decisione passi per un effettivo dibattito e per l'accoglimento di proposte e di visioni anche critiche. Auspico la ripresa di un dibattito onesto sulla gestione del M5S in Sardegna. Gli attivisti sono molto scoraggiati", rimarca Piras.

A proposito dell'operato del leader grillino, Piras osserva: "Considero Di Maio un vero talento, un ragazzo giovane che si è trovato in una posizione di grandissima responsabilità. Sta mostrando equilibrio e grande capacità di lavoro. E' un essere umano, ci sta che possano essere fatti errori. Non mi aspetto un suo passo indietro né lo auspico. Mi aspetto invece, e spero, che si lavori per ri-accorciare le distanze tra la base e i portavoce".

Secondo alcuni rumors, nelle ultime settimane in Sardegna alcuni portavoce locali avrebbero messo sul piatto le loro dimissioni in segno di protesta contro i vertici e in particolare contro la gestione della campagna elettorale targata Mario Puddu, ex sindaco di Assemini e vincitore delle regionarie in prima battuta, ritiratosi dalla corsa dopo una condanna per abuso d'ufficio. "Le dimissioni sono un gesto eclatante di cui si è parlato ma dubito siano in agenda. Probabilmente questo sarebbe anche un gesto sproporzionato. Quello che invece auspico è che queste coscienze critiche premano per la riapertura del dibattito interno sulla gestione del M5S in Sardegna", conclude il docente.

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