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Di Maio sfida Zingaretti su salario minimo

04 marzo 2019 | 20.16
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E il neo segretario Pd ribatte: "Niente furbizie". Su Tav: "Criminale interrompere bandi". Il lapsus, i social e la telefonata di Conte

(Fotogramma)
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E' il salario minimo orario il primo banco di prova che il Movimento 5 Stelle prepara per il Partito democratico di Nicola Zingaretti, fresco vincitore delle primarie. A lanciare la sfida è il leader del M5S Luigi Di Maio, che rivolgendosi al governatore del Lazio auspica ampie convergenze parlamentari sul disegno di legge a prima firma Nunzia Catalfo. "Chi vuole fare gli interessi dei lavoratori non può tirarsi indietro. Il Movimento 5 Stelle è dalla loro parte", scrive su Facebook il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, rimproverando alla sinistra di non aver mai affrontato la questione quando era al governo.

"Si tratta di una battaglia di civiltà - fa eco Francesco Silvestri, vicecapogruppo M5S alla Camera - e auspichiamo il massimo sostegno parlamentare. Penso che anche il neo segretario del Pd Nicola Zingaretti, a differenza dei suoi predecessori, sarà d'accordo con noi". Un messaggio al leader dem arriva anche dal presidente dei senatori grillini Stefano Patuanelli: "La tutela della dignità dei lavoratori non ha colore politico, ma solo una base di buonsenso che, sicuramente, non sfuggirà a Zingaretti".

La risposta del Pd non tarda ad arrivare. "I processi politici non si fanno con le furbizie". Così il neo-segretario del Pd Nicola Zingaretti risponde a Luigi Di Maio, il quale ha chiesto al governatore del Lazio di appoggiare la proposta M5S sul salario minimo. "Sul salario minimo orario", fa notare Debora Serracchiani, "esiste una proposta di legge del Partito democratico, già depositata fin dallo scorso luglio, molto precisa e dettagliata" firmata da Mauro Laus, quindi "se quella del M5S è una iniziativa legislativa seria e non la solita campagna propagandistica, troverà sempre pronto il Pd nella difesa degli interessi delle categorie più deboli". Parole che unite a quelle del capogruppo dem Marcucci scatenano la controreplica dei grillini: "Siamo al governo e tocca a voi sposare il nostro ddl", rimarcano i pentastellati, parlando di Pd "fuori tempo massimo".

Intanto all'interno del gruppo parlamentare M5S ci si interroga sul tipo di interlocuzione da tenere con il nuovo Pd targato Zingaretti. "Dialogo con il nuovo segretario dem? Tutto è possibile", dice la deputata Veronica Giannone. "Certamente - osserva il collega Giorgio Trizzino, interpellato dall'Adnkronos - il Pd ha dato un segno di riscatto, di questo bisogna tenerne conto. Un Pd diverso dal passato non può che aprire una stagione nuova" anche se la strada da percorrere, secondo il deputato siciliano, resta quella del contratto di governo che tiene uniti M5S e Lega. Non si sbilancia più di tanto la vicepresidente del Senato Paola Taverna con chi le chiede di Zingaretti: "Il salario minimo è un nostro obiettivo e chiunque decide di convergere, ben venga".

La deputata Lucia Azzolina ricorda che "si era provato a fare il contratto" di governo "anche col Pd ma Renzi diede picche. Ora il contratto è con la Lega e non so cosa accadrà in futuro, di certo questa legge elettorale non aiuta". "Zingaretti non l'ho visto ancora all'opera, vedremo cosa dirà. Certo la sua prima uscita sul Tav non è incoraggiante.Il Tav non è una priorità per il Paese", aggiunge Azzolina a proposito della prima uscita da segretario di Zingaretti, che oggi è stato a Torino per affrontare il dossier Torino-Lione, non risparmiando critiche all'operato del governo Conte.

"L'Italia deve ripartire abbiamo alle nostre spalle nove mesi di propaganda, parole, confronto, selfie ma questo Paese è di nuovo in ginocchio, la produzione industria è crollata il fatturato delle aziende è fermo e i cantieri del paese sono fermi", ha scandito il presidente della Regione Lazio. Chi tra i 5 Stelle non si fa illusioni è il sottosegretario al Viminale Carlo Sibilia. "Zingaretti? Non percepisco la differenza. Lui come gli altri vuole abolire il reddito di cittadinanza. Se questa è la nuova sinistra... fate un po' voi", commenta con l'Adnkronos l'ex membro del direttorio grillino.

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