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Autonomia: De Luca, 'presupposto unità Italia e operazione verità su conti'

07 marzo 2019 | 17.34
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(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

"Il presupposto generale è la condivisione dell'unità nazionale e il riequilibrio tra Nord e Sud". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una conferenza stampa dopo l'incontro con il ministro degli Affari regionali Erika Stefani per l'autonomia differenziata. De Luca ha sottolineato che la Campania ha presentato un documento con questioni pregiudiziali. "Il punto di partenza di tutto è l'affermazione dell'unità d'Italia come valore non negoziabile - ha continuato- Ciò significa accettare una norma perequativa Nord-Sud sulla qualità dei servizi e realizzare un fondo di coesione".

"Il presupposto generale è una condivisione dell'unità nazionale e il riequilibrio tra Nord e Sud", ha sottolineato. Altro presupposto poi, secondo la Campania, "un'operazione verità per avere una conoscenza reale dei numeri sulla spesa pubblica effettiva, sul riparto di risorse tra Nord e Sud".

"La Campania- ha spiegato il governatore della Campania - è pienamente disponibile ad accettare la sfida dell'efficienza e non vuole difendere quelle realtà amministrative che ancora oggi presentano bilanci falsi, non vuole difendere la cialtroneria che registriamo ancora oggi in tante aree del Mezzogiorno".

"Discutiamo a testa alta perché accettiamo fino in fondo la sfida dell'efficienza e del rigore amministrativo", ha osservato il presidente. Tuttavia secondo De Luca "è una pura mistificazione, inaccettabile" dire che l'autonomia differenziata non toglie risorse al Sud: "Se diciamo che si parte dalla spesa storica vuol dire che cristallizziamo lo squilibrio tra Nord e Sud. Serve un'operazione verità, avere la conoscenza reale dei numeri sulla spesa pubblica effettiva, sul riparto di risorse tra Nord e Sud". E, ancora, vanno definiti "fabbisogni e costi standard".

D'accordo sulla strada invocata oggi anche il presidente dello Svimez, Adriano Giannola, presente alla conferenza stampa: da quanto emerso "l'incontro è stato costruttivo e aperto", ha sottolineato.

"Abbiamo posto il problema che deve esserci un coinvolgimento pieno del parlamento italiano. E' ineludibile un passaggio parlamentare dando al parlamento poteri veri, non può essere chiamato solo a ratifiche". Su questo punto, secondo De Luca, dal ministro degli Affari regionali Erika Stefani ci sono state aperture: "I tempi a questo punto non sono immediati" ha sottolineato De Luca spiegando che il ministro ha accolto la richiesta di un coinvolgimento del parlamento. Dalla Campania si è ribadito il "no a un iter che prevede una consegna dell'intesa finita".

"Rivendichiamo il merito di aver contribuito a frenare un percorso che poteva avere effetti irreversibili" - afferma il presidente della Regione Campania, sottolineando che ora ci sono le condizioni per "ricollocare questo ragionamento, partito in modo sbagliato e anche improduttivo, sul terreno giusto".

"Sono convinto che con quelli che al Nord condividono i valori dell'unità nazionale possiamo trovare tranquillamente le intese", ha sottolineato De Luca. La posizione della Campania "non è rivolta a un ostruzionismo né a rallentare" bensì a "velocizzare il decentramento dei poteri nell'ambito dell'unità nazionale". Per De Luca procedere subito con singole intese finirebbe invece per scatenare una serie di "ricorsi costituzionali" mentre l'iniziativa della Campania punta ad evitare che tutto si "impaludi in un contenzioso".

"Non è che il Pd stia lavorando a una proposta delle Regioni governate dal centrosinistra. Lavoreremo a una proposta unitaria della Conferenza delle Regioni. Siamo su un piano istituzionale, distinto da quello di partito". "E' opportuno" che il Pd chiarisca la sua posizione sul tema dell'autonomia, ma De Luca ha spiegato che l'obiettivo "è una proposta unitaria della Conferenza delle Regioni".

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