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Italiani in radio, apre 'tavolo' per quota sovranista

08 marzo 2019 | 17.38
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Il leghista Morelli: "Legge piace a quasi tutti"

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di Francesco Saita

Al via il tavolo per dare forza alla legge per la quota sovranista nelle radio italiane. "Questa mattina c'è stato un primo incontro 'allargato' agli attori del settore musicale, dai produttori, agli autori, alle etichette musicali e alle piattaforme di fruizione musicale, per discutere, tutti insieme, della mia proposta contenuta nella legge che prevede una quota di musica italiana da garantire nelle radio italiane, proposta che mi pare piaccia a quasi tutti e su cui ora, chi vuole, potrà dire la sua", dice il leghista Alessandro Morelli all'AdnKronos, spiegando che oggi a parlare della questione 'musica italiana' e della sua tutela sono stati "circa trenta voci diverse, che si sono incontrate alla Siae, presso la sede milanese, per oltre due ore".

"C'erano Lavezzi, Dodi Battaglia dei Pooh, quelli della Siae, le etichette italiane, le grandi radio, e anche Mediaset, Gedi e Rtl", sottolinea l'ex direttore di Radio Padania: "Questo - assicura - sarà un primo tavolo di lavoro, a cui seguiranno altri, per la tutela della nostra cultura musicale, tenendo conto della difesa degli interessi legittimi di tutti".

"Ma - sottolinea - se non studiamo uno strumento che difende il sistema, il nostro patrimonio, anche tenendo conto dei nuovi media, allora gli spazi per la musica italiana saranno sempre più ristretti, con grave danno". "Di questo mi pare siamo tutti convinti - tanto è vero che ci siamo lasciati con la Siae che ha chiesto a tutti di dare contributi, idee e proposte, anche di modifica, della legge che ho firmato, per poi vedersi di nuovo e valutare il tutto". "Avrò le proposte del settore", spiega Morelli. Nel frattempo "invierò una richiesta di collaborazione ai capigruppo dei partiti del nostro Paese, perché mi pare che questa battaglia interessi tutti".

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