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'Revenge porn' in forte crescita

15 marzo 2019 | 12.17
LETTURA: 3 minuti

Polizia Postale: "Fondamentale che chi cade vittima di ricatti trovi la forza di segnalarlo"

Polizia Postale (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Polizia Postale (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Il fenomeno del 'revenge porn' "è in forte crescita. Oltre ai dati ufficiali, che già sono significativi, bisogna considerare una quota considerevole di persone che decidono di non denunciare, per vergogna o per paura". Quello della diffusione di immagini pornografiche per vendetta è uno dei fronti più caldi per gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, che all'Adnkronos sottolineano "la necessità di denunciare. E' fondamentale che chi cade vittima di ricatti di questo tipo trovi la forza di segnalarlo alle forze dell'ordine".

"Si tratta - spiegano dalla Postale - di un fenomeno preoccupante" a cui la Polizia di Stato cerca di fare fronte "sia sotto l'aspetto repressivo che con una serie di campagne di sensibilizzazione". Quanto al caso che ha coinvolto la parlamentare M5S Giulia Sarti, "il video che sta circolando è palesemente un falso perché sul braccio sinistro della donna compare un vistoso tatuaggio che lei non ha. Si tratta quindi di un'altra persona. Gli accertamenti continuano per risalire all'origine della diffusione sia di questo video che delle foto private hackerate dalla posta elettronica di Giulia Sarti nel 2013". In ogni caso, "al momento le foto e il video fake non circolano sul web. Si tratta di materiale che viene scambiato nei programmi di messaggistica come Whatsapp".

SEMPRE PIÙ RICATTI SESSUALI ONLINE: 940 CASI NEL 2018 - Quello dei ricatti a sfondo sessuale online è "un fenomeno in continua crescita" con 940 casi su cui la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha svolto indagini e approfondimenti nel 2018. "Il dato emerso è parziale e fortemente ridotto rispetto alla reale entità del fenomeno", rilevano alla Postale. Lo scorso anno sono state 20 le persone denunciate in Italia per questo reato e due le persone arrestate. Anche grazie a una complessa attività condotta in ambito internazionale in collaborazione con la Gendarmerie Royale del Marocco, tramite gli organi di coordinamento istituzionali, sono stati arrestati 23 cittadini marocchini destinatari delle transazioni finanziarie provento di estorsioni a sfondo sessuale.

Più in generale, lo scorso anno sono state denunciate 955 persone e 8 persone sono state arrestate per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie sui social network, minacce e trattamento illecito di dati personali. Tra i reati contro la persona, in costante aumento sono le diffamazioni on line, soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o che sono note. In questo ambito, nel 2018, sono state denunciate 685 persone.

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