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Verona, si dimette capogruppo leghista. Carroccio: "Era già espulso"

16 marzo 2019 | 20.32
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La decisione di Mauro Bonato in polemica con il Congresso Mondiale della Famiglia

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"La città di Verona non merita un simile Congresso. I suoi relatori vanno oltre la parola imbarazzante. Non va bene che il comune scaligero sia tra gli organizzatori". E' quanto scrive su Facebook il capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Verona Mauro Bonato che si è dimesso lo scorso 8 marzo contestando il Congresso Mondiale della Famiglia che si svolgerà a fine mese nella sua città. Bonato nel post richiama un'articolo di Open in cui ha dichiarato che "la Lega è nata per ottenere l’autonomia delle regioni, non per sindacare su temi etici o familiari. Se va avanti così come vuole Pillon torneremo a tempi antichi dove le donne fanno solo le schiave degli uomini".

In un'intervista a Gaynews, inoltre, Bonato afferma che "se il ministro Fontana voleva fare un convegno coi suoi fan, lo poteva fare ma senza il supporto delle istituzioni pubbliche e, in particolare, del Comune di Verona. Il Comune deve avere a cuore tutti e non soltanto una parte. Se concede il patrocinio al World Congress of Families, non può poi negarlo a eventi dedicati, ad esempio, alle donne o a persone discriminate sulla base del proprio orientamento sessuale o identità di genere. O lo concede a tutti o a nessuno". Per il consigliere comunale della Lega "è inaccettabile che possa godere del patrocinio delle istituzioni un convegno con relatori a dir poco imbarazzanti. Ho letto le dichiarazioni di alcuni di loro e le trovo agghiaccianti".

Il consigliere scaligero nella stessa intervista, parlando della Lega, sottolinea anche che "questa deriva integralista è preoccupante. Penso soprattutto alle posizioni di un Simone Pillon. Se vanno avanti certe idee sulla donna, che dev’essere al servizio dell’uomo e angelo del focolare, ho già detto alle mie colleghe: Fate le valigie. È a dir poco pazzesco. Su aborto e divorzio non possiamo tornare indietro: sono leggi di civiltà. Ovviamente sono certo che queste posizioni non potranno mai affermarsi".

"Mauro Bonato non è della Lega e parla a nome solo ed esclusivamente di se stesso. Le sue posizioni sono quindi solo e strettamente personali" precisa il vicecommissario provinciale della Lega di Verona Nicolò Zavarise. "Ricordo che Bonato è stato espulso dalla Lega nel 2018 e che si è dimesso da capogruppo per non rischiare di essere sfiduciato. Basta questo a far comprendere il tenore delle sue dichiarazioni, evidentemente annebbiate da un desiderio di rivalsa tutto personale, che niente ha a che fare con la politica o con il merito delle questioni. Se il nome di Bonato è associato a quello della Lega è solo per un cavillo regolamentare del Comune, che ne impedisce la rimozione dai gruppi consiliari". "La Lega in Comune a Verona è unita e compatta attorno al capogruppo Anna Grassi, che ringrazio per il suo impegno - aggiunge Zavarise -. Al Ministro Fontana va la nostra incondizionata stima e gratitudine per la meritoria attività che porta avanti e per i valori che sostiene e promuove. Siamo al suo fianco in tutte le battaglie della Lega, a partire proprio da quelle per la tutela della famiglia, per la promozione della natalità e per il sostegno alle persone più fragili".

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