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Conte: "La mia esperienza termina con questo esecutivo"

24 marzo 2019 | 14.40
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Il premier a Lecce per la firma dell'intesa Eni-Cnr sulla ricerca. L'impegno per "lavorare senza sosta per individuare e selezionare gli interessi degli italiani e perseguirli"

(Afp)
(Afp)

"Io personalmente non ho la prospettiva di lavorare per una nuova esperienza di governo, la mia esperienza di governo termina con questo". E' quanto ha detto il premier Giuseppe Conte, a margine dell'evento a Lecce per la firma dell'intesa Eni-Cnr sulla ricerca. "Quello che dobbiamo fare fino all'ultimo giorno in cui avremo questa responsabilità è di lavorare incessantemente, senza sosta, con la massima concentrazione, per individuare e selezionare gli interessi degli italiani e perseguirli".

Descalzi: "Collaborazione con Cnr si inquadra in strategia Eni"

RICERCA - "Allo studio da parte del governo, nell'ambito di un programma strategico, c'è il potenziamento degli enti di ricerca - ha detto il premier presso la Sede del Cnr Nanotec -. Ci siamo già incontrati con il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, perché c'è una consulta degli enti di ricerca. Lavoreremo per rafforzare il sistema degli enti di ricerca, creeremo nuovi enti di ricerca". Per Conte, "dobbiamo contribuire a rafforzare la nostra attività di ricerca soprattutto in quei settori in cui tradizionalmente siamo forti" ma anche "ricondurre a sistema le attività e gli istituti di ricercare". Per il premier "serve una scambio più proficuo tra sistema di ricerca avanzato e sistema accademico universitario" e avviare nuovi strumenti anche puntando sul partenariato pubblico - privato. "Dobbiamo consentire alla ricerca accademica di dialogare meglio sul piano applicativo. Dobbiamo integrare l'attività di imprese e il tessuto produttivo in questo sistema di ricerca. Faremo tutto questo perché occorre esprimere una strategia. Se non facciamo sistema, se non pianifichiamo, se non potenziamo la ricerca non riusciremo a ottenere risultati. Se continuiamo con questo trend rischiamo di creare un divario, un gap con i paesi con cui competiamo che difficilmente riusciremmo a colmare negli anni a venire", sottolinea Conte. "Accolgo con entusiasmo la firma dell'accordo Eni-Cnr per istituire quattro laboratori, tutti nel Sud Italia", e anche per questo, per la locazione del Meridione, "si è rafforzato il mio entusiasmo. E' un giorno importante per l'Italia intera: investire nella ricerca è tra le azioni più concrete e al contempo preziose che si possano compiere". Con l'accordo firmato a Lecce "vengono istituiti quattro laboratori di alta ricerca per ricercatori che potranno evidentemente dare un contributo nel settore energico, perché sia sostenibile e sempre più accessibile a tutti i cittadini". "Purtroppo in Italia il livello di investimenti in ricerca è inferiore rispetto al altri Paesi della Ue, ma posso confermare - assicura Conte - che la volontà del governo a invertire questa rotta è massima". Il governo "continuerà adesso a battere sul pilastro della ricerca. Siamo in ritardo rispetto ad altri Paesi, dobbiamo colmare questo gap e investiremo sempre più". L'iniziativa "odierna rappresenta un'occasione importante per riflettere sul ruolo della ricerca. Eni sta dimostrando di essere un'azienda capace di visione e prospettiva, guarda al lucro, e fa bene perché è sul mercato, ma bisogna anche saper impostare questa prospettiva in una visione più a lungo termine, cosa che Eni sta facendo", riconosce il premier rivolgendo un ringraziamento all'amministratore delegato Claudio Descalzi.

SUD - "Lavoriamo per il riscatto del Sud. Tutti insieme. Senza distinzioni di colori politici, senza tenere conto delle distanze geografiche. Se riparte il Sud riparte l'Italia" scrive in un post su Facebook il premier Conte, che oggi a Lecce ha partecipato alla cerimonia di sottoscrizione di un importante accordo di ricerca tra Eni e Cnr, per la creazione di quattro laboratori, tutti localizzati nel Sud d'Italia - in Puglia, in Basilicata, in Sicilia e in Campania - nei quali sarà avviato un programma di alta formazione rivolto ai ricercatori. "Investire nella ricerca è tra le azioni più concrete, e al contempo più preziose, che si possano compiere per far crescere il nostro Paese e offrire un futuro ai nostri giovani - ribadisce Conte - Questo Governo intende perseguire con la massima determinazione questo obiettivo, in modo da recuperare il divario che ci separa dai migliori standard europei".

ILVA - "Di Maio ha fatto l'impossibile: a gara già aggiudicata, che non si poteva mettere in discussione, ha ottenuto la piena occupazione dei lavoratori e un piano più efficace per la tutela ambientale" ha detto il presidente del consiglio rispondendo a chi gli chiede dell'ultima consigliera grillina a Taranto che, in dissenso sull'Ilva, ha deciso di passare al gruppo Misto. Io mi sono complimentato con lui privatamente e pubblicamente, come avvocato non credo sarei riuscito ad ottenere lo stesso". Lo dice il premier Giuseppe Conte a Lecce, dove è arrivato per la sigla di un'intesa Eni-Cnr sulla ricerca, rispondendo a chi gli chiede dell'ultima consigliera grillina a Taranto che, in dissenso sull'Ilva, ha deciso di passare al gruppo Misto. "Il problema - riconosce Conte - non si è risolto così: siamo perfettamente consapevoli che rimane il problema della salute e dobbiamo cercare di intervenire più efficacemente".

XYLELLA - "Ho assicurato agli olivicoltori che il dialogo con il governo continua, ma da molti anni si trascina questo problema ed è uno scandalo perché si è ingigantito" denuncia il premier annunciando lo stanziamento di maggiori risorse contro Xylella fastidiosa, la batteriosi che sta decimando gli ulivi pugliesi. "Non stiamo parlando di una pianta - rimarca il premier - ma dell'immagine storico-culturale dei queste comunità, perché l'olivo identifica tutta quest'area anche sul pieno economico-produttivo. Questa tragedia che si è diffusa andava estirpata, andava aggredita prima. Con questo governo abbiamo un decreto legge e in sede di conversione- ha aggiunto il premier - ho assicurato che raccoglieremo tutte le istanze". "Siamo disponibili a potenziare le misure già adottate, gli stanziamenti già adottati, che sono già 30 milioni di euro, diventeranno 150 milioni di euro nel 2020 e altri 150 milioni arriveranno nel 2021. Chiederemo anche altre risorse all'Unione europea - assicura - Ma non è solo un problema di risorse, dobbiamo elaborare un piano non solo con misure urgenti per facilitare, per esempio, l'eradicazione delle piante infette, dobbiamo lavorare per misure di sostegno per i produttori, per i braccianti e per tutto l'indotto coinvolto, ma dobbiamo anche pensare come rilanciare i territori colpiti, come rigenerarli dal punto di vista economico-produttivo, ma anche sotto il profilo del rilancio dell'immagine".

CINA - "Noi siamo custodi del pianeta e dobbiamo lasciarlo in condizioni migliori di come lo abbiamo ricevuto, anche per un mero interesse egoistico: vogliamo bene ai nostri figli, vogliamo bene ai nostri nipoti. A Xi ho detto: 'Lei ha più responsabilità di me, perché ha un miliardo e 400 milioni di persone, ha molti più figli e nipoti di me'". Il premier Giuseppe Conte racconta un aneddoto dell'incontro, "molto proficuo", con il presidente Xi Jinping. "Ho detto a Xi - ha raccontato il premier - 'lavoriamo insieme, le nostre due economie hanno una capacità di innovazione tecnologica pazzesca, con punte di eccellenze, mettiamole insieme e cerchiamo di lavorare per affermare il principio di responsabilità, un principio che sintetizzo in questa formula: noi non siamo proprietari del pianeta, lo abitiamo per un breve lasso di tempo e ne siamo custodi".

FOSSE ARDEATINE - "Oggi ricordiamo i 335 innocenti trucidati 75 anni fa dalle truppe naziste alle Fosse Ardeatine - ha twittato il premier -. Una delle pagine più tragiche della nostra storia che abbiamo il dovere di ricordare per onorare la memoria delle vittime e dei loro familiari, ma anche per trarre monito per il futuro".

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