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Di Maio: "Tagliamo auto blu ai politici e diamole alla Polizia"

02 aprile 2019 | 14.48
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"Parliamo di un bando Consip, mi fa ridere chi strumentalizza addebitandolo al M5S"

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Si infiamma il dibattito sulle nuove auto blu dopo la notizia, pubblicata sul Messaggero, del governo pronto a spendere 168 milioni di euro per acquistare 7.900 auto grigie (120 milioni di spesa) e 380 auto blu (48 milioni). "Mi fa ridere chi strumentalizza addebitando il bando al M5S - dice il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio - Parliamo di un bando Consip. Ad ogni modo io la vedo così: bisogna ridurre le auto blu per i politici al massimo, tagliare tutte quelle che non servono e lo chiederò anche al presidente Conte. Allo stesso tempo, le restanti diamole in dotazione alla Polizia e alle forze dell'ordine che ne hanno bisogno". "C'è già una quota prevista ma - prosegue Di Maio - va alzata secondo me. Quello sulla sicurezza lo considero sempre un investimento per il futuro".

Ieri Di Maio, riunendo lo stato maggiore del M5S, a quanto apprende l'Adnkronos, avrebbe spiegato ai suoi fedelissimi di non essere al corrente dell'appalto Consip: "Proverò a fermarlo, ma trattandosi di un appalto è difficile farlo". Il vicepremier ha anche annunciato un'indagine interna sulla vicenda per la quale è finito nel mirino delle critiche. "Come ha fatto Di Maio a farsi comprare 8250 auto blu sotto il naso senza accorgersi di nulla? - afferma oggi Anna Maria Bernini, presidente di Forza Italia al Senato - E come fa ora a dire che bloccherà gli appalti, visto che i bandi sono regolarmente partiti a fine 2018 e annullarli è praticamente impossibile? L’annunciata inchiesta interna per scoprire la solita manina, dunque, è solo fumo negli occhi per nascondere l’incapacità di chi ha inveito per anni contro la famigerata casta e ora sta finendo inesorabilmente sotto le macerie della propria demagogia".

La gara per le auto blu? "Se è una cosa reale è davvero grave, una cosa da sbugiardare, un controsenso per chi ha fatto una battaglia morale come Di Maio sul taglio dei privilegi" dice all'AdnKronos Clemente Mastella, attuale sindaco di Benevento ed ex ministro della Giustizia. "Se poi Di Maio non ne sapeva veramente nulla, come ha dichiarato - aggiunge Mastella - è pure peggio, vuol dire che non ha controllo sulle attività di governo". "Non è la prima volta che assistiamo a questi capitomboli da parte di chi si è fatto paladino di questo tipo di battaglie", conclude.

Sulla vicenda auto blu interviene anche Consip. Le convenzioni stipulate con gli aggiudicatari delle gare, sottolinea la Centrale di acquisti di beni e servizi per la Pa, "non comportano un obbligo di acquisto da parte della Pa, ma nel contempo obbligano i fornitori a mettere a disposizione delle amministrazioni che vogliano aderire, un determinato quantitativo di beni al prezzo e alle condizioni di servizio stabilite". "Tali quantitativi, come indicato nella documentazione di gara, - si spiega - non sono garantiti né vincolanti per la Consip o per le amministrazioni contraenti. Se le Amministrazioni non effettueranno acquisti nelle convenzioni (contratto quadro), nulla sarà dovuto ai fornitori".

Inoltre, qualora il governo intendesse tagliare la spesa per le auto blu la Consip si adatterebbe a tale decisione. "Qualora fosse a vaglio una ipotesi di riqualificazione della spesa pubblica per le specifiche merceologie, le convenzioni Consip si adattano alla linea del Governo di riduzione della spesa" spiega la Consip e aggiunge: "fermo restando che le convenzioni Consip per le auto della Pa si riferiscono a vetture operative per i servizi di base (ad esempio servizio stradale della polizia municipale) o a vetture blindate per la tutela dell'incolumità (ad esempio magistrati sotto scorta)".

Sempre in relazione alle notizie uscite sulle gare per le auto blu Consip precisa poi alcuni aspetti relativi a tali iniziative: "la disponibilità di una convenzione Consip, è il risultato finale di un processo strutturato e sottoposto a molteplici momenti di controllo e condivisione". "In particolar modo, - si spiega nella nota - la fase di 'analisi dei fabbisogni' effettuata ricorrendo a banche dati pubbliche, questionari rivolti alle PA, analisi ed elaborazioni di mercato serve a dimensionare le iniziative stesse in relazione alla domanda potenziale".

"L'obiettivo di Consip - si sottolinea - è quello di rendere disponibile la migliore soluzione di acquisto in termini di prezzo e qualità, nel momento in cui si manifesta la domanda effettiva. Questo vuol dire che la programmazione delle gare è organizzata per garantire la continuità dell'offerta alle amministrazioni pubbliche. Attraverso lo strumento della 'convenzione' non è Consip ad acquistare o noleggiare ma sono le singole amministrazioni - in base ai loro fabbisogni - ad emettere gli ordini di acquisto verso i fornitori selezionati da Consip".

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