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Scintille tra vicepremier

06 aprile 2019 | 13.31
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Nuovo botta e risposta sulle alleanze della Lega in Europa. Di Maio: "Giusto preoccuparsi". Salvini: "Ministri pagati per lavorare"

(FOTOGRAMMA)
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Ancora un botta e risposta tra vicepremier. Ai giornalisti che chiedevano un commento alle parole di Luigi Di Maio, che si è detto preoccupato per le alleanze della Lega in Europa con chi nega l'Olocausto, Matteo Salvini a Genova ha risposto: "Io lavoro, io rispondo col lavoro e con i fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani venusiani... i ministri sono pagati per lavorare. Io sono pagato per mantenere ordine pubblico e sicurezza".

"Se invece di polemizzare - ha aggiunto Salvini, a margine di un incontro in Prefettura - si lavorasse di più, si sbloccassero i cantieri fermi, l'Italia sarebbe un Paese migliore". 

"Anche in queste ore - ha proseguito il leader della Lega - una nave Ong che stava arrivando in Italia ha cambiato indirizzo e sta andando da un'altra parte. Vuol dire che l'Italia difende i suoi confini. Mi piacerebbe che tutti i ministri avessero la stessa concretezza sbloccando cantieri, facendo ripartire opere pubbliche". 

Sulla questione è tornato anche Luigi Di Maio da Ivrea. "Questo governo quando lavora sui fatti è compatto e concreto e io lavoro benissimo con la Lega e Salvini, abbiamo dei problemi quando si parla di temi ideologici che non riguardano i fatti e che a volte sono di ultradestra" ha affermato il capo politico M5S. "Per le europee avrete questo governo compatto che lavora sui fatti, ma quando dico che è preoccupante che Lega sia alleata con forze che lasciano il Parlamento europeo quando si commemora la Shoah dico una cosa giusta", ha scandito il vicepremier.

EUROPEE - Parlando con i giornalisti, Salvini riguardo alle Europee ha osservato che "non saranno la prova del nove per questo governo, saranno il cambiamento dell'Europa, finalmente".

TRIA - E alla domanda se il ministro Giovanni Tria può stare tranquillo al suo posto, il vicepremier ha risposto: "Certo".

TAV - Poi la Tav. "Continuo a ritenere la Tav un'opera fondamentale per collegare l'Italia al resto d'Europa, per permettere di inquinare di meno" ha sottolineato il ministro dell'Interno. "Nel contratto di governo - ha proseguito - c'è, giustamente, la qualità dell'aria e quindi il treno inquina meno del gasolio. Poi gli imprenditori e i pendolari spenderebbero di meno. Sicuramente si troverà un accordo con il Movimento 5 Stelle".

ROM - Salvini è tornato a parlare anche dei rom. "L'obiettivo è zero campi rom - ha ribadito - L'obiettivo è, entro la fine del mandato, zero campi rom ovunque, da Nord a Sud, come tutti gli altri Paesi europei".

RIMBORSI AI TRUFFATI - I rimborsi ai truffati dalle banche dovevano partire "ieri. E' già passato troppo tempo. Abbiamo messo, quasi due mesi fa, un miliardo e mezzo a bilancio. Bene i tecnici che approfondiscono, studiano e riflettono però c'è un limite all'approfondimento perché la gente, giustamente, il mutuo lo deve pagare e non ha tempo" ha scandito, rispondendo ai giornalisti sui tempi dei rimborsi ai truffati dalle banche. Poi, a una domanda sulle preoccupazioni per la situazione delle banche e le frizioni nel governo per i ritardi nei rimborsi, ha risposto: "Ci pensa Conte, ha detto che incontra tutti Conte, risolve tutto Conte, è il mio presidente del Consiglio e ho piena fiducia in lui. So che farà il meglio e lo farà velocemente perché si è già perso troppo tempo. C'è gente che paga il mutuo e non può aspettare".

MIGRANTI - "Mi diceva un collega giornalista che la Procura di Agrigento aprirà un fascicolo: possono aprire delle enciclopedie a mio carico, ma io non cambio assolutamente atteggiamento. I porti sono e rimangono chiusi e inibiti al traffico indesiderato" ha ribadito il titolare del Viminale. "Registriamo un -93% di arrivi dal mare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Andremo avanti così", ha aggiunto Salvini parlando di migranti e rispondendo alla domanda se la recrudescenza della situazione in Libia possa provocare un nuovo aumento degli sbarchi. "Non sono preoccupato dal punto di vista degli sbarchi - ha spiegato - perché mi sembra che ormai si sia capito, anche nel resto del mondo, che in Italia non si arriva". "Che la guardia costiera libica sia in perfetta efficienza è interesse di tutti - ha poi rimarcato - per quanto ci riguarda, abbiamo emesso da ultimo delle direttive che inibiscono l'ingresso in acque territoriali a navi non gradite, potenzialmente pericolose per la nostra sicurezza nazionale. Infatti, mi sembra che anche gli ultimi abbiano deciso di andare da un'altra parte".

LIBIA - Riguardo alla situazione in Libia, "sicuramente preoccupa. La stiamo seguendo ora per ora perché l'ultima cosa di cui c'è bisogno è una soluzione armata. E' un conflitto che va risolto con il dialogo. Proprio ieri a Parigi ho chiesto agli alleati del G7 di gettare acqua e non benzina sul fuoco - ha detto il vicepremier - perché non vorrei che qualcuno, per interessi economici o commerciali, spingesse per una soluzione militare che sarebbe assolutamente controproducente".

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