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25 aprile

"Con antisemitismo e indifferenza libertà a rischio"

25 aprile 2019 | 19.57
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(Fotogramma)
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"L'antisemitismo è una questione di violenza e soprattutto di indifferenza". E' quanto ha detto l'imprenditore statunitense Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, intervenendo oggi a Firenze, nell'abbazia di San Miniato al Monte, all'inaugurazione della quarta edizione del Festival delle Religioni. "Abbiamo visto cosa è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale, sappiamo cosa è stato l'Olocausto: al termine del conflitto non c'erano più gli 'antisemiti', perché nessuno voleva essere associato ai nazifascisti, era evidente che quella parte fosse da rifuggire. Oggi però le persone si sono dimenticate, e l'unico modo per evitare l'antisemitismo è educare le giovani generazioni".

"Oggi è stupendo festeggiare la libertà, è una cosa meravigliosa - ha aggiunto Lauder - Ma si può perdere la libertà dalla sera alla mattina, e questo è dovuto proprio all'indifferenza. E noi - ebrei, cristiani, musulmani - dobbiamo fare in modo che i popoli siano rispettosi delle nostre religioni e non dare tutto per scontato".

Il Festival delle Religioni è stato aperto dai saluti della sua ideatrice e direttrice, Francesca Campana Comparini, che ha voluto sottolineare "la straordinarietà della data": oltre alla Festa nazionale del 25 aprile, ricordo della Liberazione dal nazifascismo, proprio in questi giorni si celebra Pèsach, la Pasqua Ebraica, "ricordo della liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù egiziana".

"Oggi è il giorno in cui si celebra la Festa della Liberazione italiana dal dominio nazista e fascista e le sono grata di esser qui a parlare durante il Festival delle Religioni perchè lei in quanto americano - ha affermato Francesca Campana Comparini, rivolgendosi a Ronald Lauder - rappresenta ciò che insieme alle nostre forze della Resistenza è stato motivo della nostra libertà. Ecco che allora in un giorno come oggi parlare di identità e di libertà assume un significato pienamente dialettico e di reciprocità; agli americani - noi italiani, noi fiorentini - abbiamo donato il nome, il cappello della vostra identità: e voi ci avete restituito l’omaggio della libertà".

L'intervento di Rondal Lauder, la più importante figura laica dell'ebraismo mondiale, si è concentrato sul rapporto tra identità culturale, memoria, e libertà. E su questi temi il presidente del World Jewish Congress ha poi dialogato con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, in un incontro moderato dall'imprenditore Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti.

Nardella ha sottolineato come la religione - e il dialogo religioso - debba continuare ad essere attuale e centrale: "E' importante mantenere questo dialogo, promosso dal Festival delle Religioni, anche oggi, 25 aprile. È importante perché spesso alla base di conflitti sociali, guerre e attentati terroristici c’è proprio l’odio religioso. Ma sarebbe uno sbaglio relegare le religioni in una sfera privata, espungendola da un contesto pubblico". "La religione deve avere lo spazio pubblico nel rispetto delle differenza, affinché non vi sia uno scontro tra le fedi ma un incontro. Ciò di cui dobbiamo avere paura non è la differenza, ma l’indifferenza - ha concluso Nardella - È nel riconoscersi e nell’accettarsi che troviamo il fondamento della nostra identità e i presupposti per una vera convivenza".

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