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Agguato a Napoli, scoppia caso su servizio Tg2

14 maggio 2019 | 19.02
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Airola (M5S) all'Adnkronos: "Vergognoso elogio del mafioso con onore". E annuncia interrogazione in Vigilanza. Direttore Sangiuliano: "Lotta alle mafie priorità assoluta"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Finisce in Vigilanza Rai il caso del servizio del Tg2 su Armando Del Re, l'uomo accusato di aver ferito la piccola Noemi durante la sparatoria dello scorso 3 maggio a Napoli. Non è piaciuto al Movimento 5 Stelle il tono del servizio, in cui il giornalista descrive Del Re come un "killer di serie C" incapace di "portare a termine la sua missione di morte" e fa riferimento al "codice d'onore delle mafie", che impone ai camorristi di costituirsi quando commettono "una fesseria": "uno così è vuoto a perdere perfino per la camorra", uno "che quasi uccide una bambina di 4 anni perché nemmeno sa sparare", il giudizio dell'autore della clip, pubblicata anche sulla pagina Facebook del Tg2 lo scorso 11 maggio.

Duro il commento del senatore Alberto Airola. "Il servizio - dice all'Adnkronos - è vergognoso e richiede assolutamente una interrogazione alla Vigilanza". "'Ha commesso una fesseria', la definisce il giornalista e poi chiama in causa l'onore delle mafie, quasi facendo un elogio del mafioso con onore, rispetto a questo che arriva addirittura a definire come inutile per la camorra. C'è poco da aggiungere - insiste il parlamentare pentastellato - se il servizio pubblico permette la messa in onda di un tale servizio che invece di condannare un efferato criminale camorrista che spara tra la gente, lo definisce come un incapace, un 'vuoto a perdere'". "Sembra scritto da uno che pensa ci sia una camorra 'giusta' che ha delle regole 'buone' e una 'sbagliata'. Inaudito e vergognoso questo servizio. Non esistono codici d'onore. Non esiste una mafia buona e una cattiva. La mafia uccide e basta, se capita un bambino poco importa, dovrebbe saperlo il giornalista, visto che sono stati sciolti nell'acido dei bambini", rincara Airola, che annuncia battaglia in Vigilanza: "Il servizio pubblico chieda immediatamente scusa per questo orrore e provveda a sanzionare il giornalista".

"L'intenzione del pezzo era di ferma, categorica e imprescindibile lotta alla mafia - commenta il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano - Per me la lotta a tutte le mafie è una grande priorità assoluta". "La storia professionale di Francesco Vitale, autore del servizio, da sempre impegnato in una strenua lotta antimafia, parla più di ogni altra cosa", rimarca il direttore del Tg2.

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