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Scoppia il caso Malnate

03 giugno 2019 | 15.35
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Nel comune lombardo l'accordo del M5S con la Lega per l'elezione del nuovo sindaco è stato formalizzato all'insaputa dei vertici grillini. Il dossier è ora nelle mani del deputato lombardo Niccolò Invidia, che annuncia: "Potrebbero esserci sia azioni legali che un'espulsione"

Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

di Antonio Atte
Nel Movimento 5 Stelle è scoppiato un 'caso Malnate', che da grana locale rischia di diventare motivo di imbarazzo per i vertici nazionali grillini. Domenica 9 giugno a Malnate, comune lombardo in provincia di Varese di circa 16mila abitanti, si terrà il ballottaggio per l'elezione del nuovo sindaco e per la prima volta nella storia del Movimento, il simbolo M5S comparirà sulla scheda elettorale insieme a quello della Lega, che corre con la candidata Daniela Gulino.

La 'svolta' ha provocato un terremoto sul territorio che rischia di propagarsi fino a Roma, perché l'apparentamento è stato formalizzato all'insaputa dei vertici grillini. A firmare l'accordo in zona Cesarini è stato infatti Giovanni Gulino, delegato di lista per il Movimento 5 Stelle e padre della candidata sindaca del centrodestra in quota Carroccio. Una scelta dalla quale Domenico Mancino, il candidato dei 5 Stelle al primo turno, si è dissociato con parole dure: "Hanno votato in mia assenza e questo è grave".

Ora la palla passa al M5S nazionale. Il dossier Malnate è nelle mani del deputato lombardo Niccolò Invidia, che annuncia provvedimenti. "Giovanni Gulino - dice Invidia all'Adnkronos - ha agito per motivi familiari e a titolo personale, non rappresentando la volontà né del M5S, che non fa apparentamenti, né della sua lista e del suo candidato sindaco, che non ha mai voluto nulla di tutto questo. E' un gesto di tradimento per il quale potrebbero esserci sia azioni legali che un'espulsione".

La frittata però è fatta e domenica sulla scheda gli elettori di Malnate chiamati alle urne vedranno il simbolo M5S accanto a quello della Lega, sotto il nome della candidata Gulino. "Purtroppo c'è un buco normativo che non permette allo stato attuale al candidato sindaco di ritirare le deleghe al delegato di lista e quindi, per questo motivo, ci troviamo in un 'loop' normativo dal quale è molto difficile uscire. E' una situazione che ci mette certamente in imbarazzo e dalla quale prendiamo le distanze", aggiunge Invidia.

A sostegno della candidata del centrodestra ci sarà anche Fratelli d'Italia. Sulla sua pagina Facebook, Gulino ha commentato così il 'patto' siglato con M5S e Fdi: "Un lavoro intenso e trasparente ci ha permesso di federarci per creare una Malnate migliore! Insieme possiamo rimandare a casa il Pd!".

La corsa della Gulino alla poltrona di sindaco di Malnate ha ricevuto la benedizione anche dei piani alti della Lega. Ieri sera il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, vicesegretario del Carroccio, è stato ospite della tradizionale festa malnatese. "Grazie al sottosegretario Giorgetti che ieri è stato con noi tra i malnatesi in un contesto importante e storico come quello della Prenimega", ha scritto su Facebook la Gulino postando una foto che la ritrae accanto al numero 2 di Matteo Salvini.

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