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Conte replica all'Ue

05 giugno 2019 | 19.11
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Il premier da Hanoi dopo l'avvio di una procedura per debito nei confronti dell'Italia: pronto al dialogo con l'Ue: "Non è all'orizzonte una manovra correttiva". E sottolinea: "Nostre stime diverse da quelle di Bruxelles"

(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

di Mara Montanari
La porta del dialogo lasciata aperta da Pierre Moscovici, Giuseppe Conte non intende chiuderla. Anzi. ''Il governo auspica la continuazione di un dialogo costruttivo con la Commissione onde arrivare ad un accordo'' nel rispetto del patto di stabilità e con l'impegno ad abbassare il deficit al 2,1%, fa sapere palazzo Chigi. La raccomandazione Ue all'Italia arriva mentre il premier si muove nel caldo soffocante di Hanoi in un fitta agenda di impegni istituzionali e commerciali.
''Faremo ogni sforzo possibile per scongiurare una procedura d'infrazione che, ovviamente, farebbe male al Paese'', è il primo commento del premier. I margini per evitare uno scenario del genere, spiega, ci sono: ''Quello che posso dire è che il monitoraggio dei nostri conti, in particolare per il 2019, sta evidenziando che le entrate tributarie e contributive sono maggiori rispetto alle previsioni. Questo ci consente di avere dei margini e di poter reagire meglio alla congiuntura economica che non è favorevolissima''. Poi a sera, il presidente del consiglio torna sull'argomento e parlando con i cronisti all'hotel Metropole di Hanoi, si dice ''moderatamente ottimista'' sulla trattativa con Bruxelles perche', spiega, ''la commissione ci fa contestazioni sulla base di loro stime. Le nostre sono diverse''. E per questo, assicura Conte, ''una manovra correttiva non è all'orizzonte''.

''Nel comunicato di palazzo Chigi, che ho concordato con Tria - aggiunge Cont e- si evidenzia che dal monitoraggio dei conti pubblici degli uffici del Mef emerge come sia in atto una autocorrezione naturale dei conti e questo lo spiegheremo bene a Bruxelles''. Insomma, si confida che saranno i numeri a parlare. I dati di Bruxelles sono diversi e peggiori rispetto a quelli che il governo porterà in Europa. Dal fronte europeo a quello tutto interno alla maggioranza. Il premier ieri e' arrivato ad Hanoi con in tasca l'intesa sullo sblocca cantieri dopo giorni di tensione tra lega e M5S. ''Sullo sblocca cantieri ho preso atto della responsabilità dei parlamentari, ho salutato con grande piacere il fatto che si sia trovata una soluzione'', osserva Conte e poi, più in generale, sottolinea: ''È una disponibilità che deve dipanarsi nel tempo. Ci sono ottime premesse, le saluto con favore, e confido che da queste premesse ci siano tutte le conseguenze positive''.

Quanto al possibile incontro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio nelle prossime ore, per il premier sarebbe un fatto positivo che i due si parlino e si chiariscano faccia a faccia. Il premier affronta anche il tema della Flat tax che ''è una priorità per il governo'' ma è ''una riforma complessa, sul mio tavolo non c'è ancora nulla. La Flat tax è un obiettivo di governo e io, anzi, sono molto più ambizioso, io non mi accontento di rimodulare le aliquote, bisogna lavorare a un disegno più organico, a un fisco amico''. Infine un accenno anche all'inchiesta che sta convolgendo il Csm. ''Non entro nello specifico ma cercare la contiguità con la politica significa svilire il ruolo del magistrato''.

La giornata ad Hanoi del premier Conte è stata scandita a diversi impegni a partire del bilaterale con il primo ministro vietnamita, Nguyen Xuan Phuc. Con il Vietnam, spiega Conte, c'è un ''partenariato strategico'' in un mercato in espansione che può portare a scambi commerciali pari a 6 miliardi di dollari nel 2020. ''Ho voluto essere qui anche se sono giorni impegnativi in Italia'' , ha detto poi a un seminario organizzato dall'Ice, perche ''il Vietnam è un mercato prioritario e strategico per le nostre imprese''. In serata il presidente del Consiglio ha partecipato a un ricevimento all'Hanoi Museum, per il 73/o anniversario della Repubblica Italiana alla presenza di diverse aziende italiane dalla Piaggio a Leonardo, Fincantieri, Eni, Saipem. Esposta al museo anche una Ferrari monoposto visto che Hanoi ospitera' il Gp di Formula Uno nel 2020. Al ricevimento anche l'ex premier Enrico Letta che nelle vesti di presidente del Foro Italia-Asean sara' il 'padrone di casa' all'evento, a cui inteverra' Conte domani mattina, al quale partecipano oltre 400 aziende italiane.

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