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Pizzarotti e la sfida cruciale in Emilia, uniti per fermare Salvini

12 giugno 2019 | 18.05
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Federico Pizzarotti - FOTOGRAMMA
Federico Pizzarotti - FOTOGRAMMA

"In Emilia Romagna ci sarà una sfida importante, forse la più importante degli ultimi anni". Federico Pizzarotti, leader di Italia in Comune e sindaco di Parma, guarda alle prossime regionali come un battaglia cruciale. L'Emilia è l'unica regione del Nord ancora in mano al centrosinistra e la Lega incalza. Le amministrative lo hanno confermato. "Forlì e Ferrara rappresentano un campanello d'allarme che bisogna essere bravi ad ascoltare", spiega Pizzarotti all'Adnkronos.

Come? "Il centrosinistra batte la Lega se esce dalla stanza dei bottoni e torna a parlare di idee concrete per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per me la chiave sta tutta lì", risponde. E poi l'unità. Il "centrosinistra unito, vince" come si è visto alle amministrative: "Il centrosinistra unito vince dove c’è serietà e pragmatismo, riconfermando i propri sindaci. Era accaduto anche nella mia città nel 2017, dove la Lega non è nemmeno arrivata al ballottaggio". Quindi sosterrete Stefano Bonaccini, ricandidato alla guida della regione? Piazzarotti spiega che la decisione dovrà essere presa da Italia in Comune nelle prossime settimane: "Decideremo il nostro percorso. Ho sempre sostenuto una cosa, e qui la ribadisco: più delle persone mi interessano i programmi, le idee e le proposte per la gente. Sono un sindaco, e sono abituato ai contenuti".

Come si può fermare l'avanzata della lega, condivide l'idea di coalizioni larghe e inclusive di cui parla Zingaretti? "Guardi, ho raccolto una città che aveva 800 milioni di debiti e rischiava il fallimento. Abbiamo ridotto il debito del 65%, Parma è tornata a investire e l’anno prossimo sarà Capitale Italiana della Cultura. Sono risultati ottenuti senza slogan, ma con un grande lavoro. Il centrosinistra batte la Lega se esce dalla stanza dei bottoni e torna a parlare di idee concrete per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per me la chiave sta tutta lì, e non parlando di accordi o di accordicchi per raggiungere un voto in più dell’avversario, con questa mentalità si perde".

E da ex-M5S, Pizzarotti vede la causa del tracollo dei 5 Stelle in aun perdita di identità da parte dei grillini. "Il disastroso risultato alle amministrative arriva da lontano: i 5 stelle hanno abbandonato i territori a se stessi, sono rimasti nel mondo dei social e nelle tv. Chi ha raggiunto i loro elettori sono soprattutto la Lega e l’astensione". Possibile in futuro un dialogo tra centrosinistra e M5S? "Faccio fatica ad avere chiara l’idea di Paese che hanno i 5 stelle. Un giorno attaccano l’Europa e l’euro e vogliono uscirne, un altro vogliono rimanere. Un altro giorno dicono che i sovranisti sono brutti e cattivi, l’altro giorno ci si alleano. Un giorno criticano i condoni edilizi, un altro giorno li approvano. Che idea hanno di Italia? Secondo me non è chiaro nemmeno a loro. Il risultato di questa confusione è sotto gli occhi di tutti: si presentano alle elezioni e regalano voti a Salvini".

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