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Scontro sulla flat tax

21 giugno 2019 | 13.30
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Fonti M5S dopo l'intervista di Salvini sul taglio delle tasse: "Basta minacce, se vuole crisi lo dica". E poi: "Non può sempre dire è colpa degli altri". Di Maio rincara la dose: "Tasse non si tagliano sui giornali, Salvini sembra stia all'opposizione"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"La Lega e Matteo Salvini se la prendano con i banchieri e i burocrati di Bruxelles invece di minacciare sempre il governo. Tutti vogliamo tagliare le tasse e c’è anche una proposta del M5S per la flat tax sul ceto medio applicata al coefficiente familiare. La Lega non è all'opposizione, ma al governo come noi, quindi se servono 10 miliardi tracci la strada per trovarli invece di scaricare la colpa sugli altri. Salvini non può sempre dire è colpa degli altri. Così è troppo facile". Così fonti del M5S, commentando le parole del vicepremier e leader della Lega al 'Corriere della Sera'.
"Colpa di chi questa volta? - chiedono i 5 Stelle - Le tasse vogliamo tagliarle tutti! E subito! Quindi di chi sarebbe la colpa? Chiarisca il colpevole, così lo combattiamo insieme. Non esistono nemici immaginari, i nemici vanno identificati. Sarebbe Tria il colpevole? Ma non è stata la Lega a riunirsi con il ministro dell’economia per redigere il piano sulle tasse? Se si cerca una scusa per far saltare tutto e riportare in Italia un governo tecnico la Lega lo dica chiaramente agli italiani, con tutte le conseguenze del caso".

E a rincarare la dose, arriva poi il commento del capo politico 5S e vicepremier Luigi Di Maio: "Tagliare le tasse è come la pace nel mondo, tutti la vogliamo. Il tema è che non bisogna tagliare le tasse sui giornali ma veramente".
"La Lega ha vinto europee, credo non possa continuare a dire 'è colpa degli altri' - continua Di Maio ai microfoni di 'Un giorno da pecora' su Rai Radio1 -. Sembra stia all'opposizione e non al governo. L'Europa si mette di traverso ed è una cosa che sappiamo, ma noi dobbiamo combattere e non arrenderci. Al primo ostacolo non puoi alzare bandiera bianca e dire 'o mi trovate i 10 miliardi o ce ne andiamo'. Ci vuole coraggio", bisogna "portare avanti con coraggio la battaglia di abbassare le tasse". E ancora: "L'abbattimento tasse richiede lavoro non interviste sui giornali". "Secondo me - ha proseguito il vicepremier - è ingiusto dire o abbassiamo le tasse o me ne vado io, dobbiamo lavorare in squadra".

E sull'ipotesi di voto anticipato ha affermato "non credo si voti a settembre, credo che andremo avanti perché dobbiamo fare tante altre cose, tra cui l'abbassamento delle tasse".

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