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Botta e risposta Bonafede-Salvini

03 luglio 2019 | 17.07
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Il Guardasigilli invita ad evitare attacchi diretti ai magistrati dopo la decisione del gip di Agrigento di non convalidare l'arresto di Carola Rackete. Salvini: "Chiara sentenza politica, avrò il diritto di denunciarlo?"

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"E' una chiara sentenza politica, avrò il diritto di denunciarlo? Che mettere a rischio la vita di cinque militari della Guardia di Finanza merita il carcere? Secondo questo giudice no. E' una cosa strana. Attentare la vita di cinque militari italiani non merita il carcere. E' una sentenza che a me ha provocato vergogna e rabbia, ognuno dica quello che vuole". Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, torna a ribadire la sua posizione a proposito del no all'arresto per Carola Rackete, dopo l'invito del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ad evitare attacchi diretti ai magistrati.

"Non faccio polemica con nessuno, né tantomeno col ministro Salvini con cui stiamo portando avanti progetti in materia di giustizia importantissimi come la riforma del processo civile e penale" aveva detto ai cronisti in Transatlantico il ministro della Giustizia sulle parole rivolte da Salvini al gip di Agrigento per la scelta di non convalidare l'arresto di Rackete. "Chiaramente - ha sottolineato il Guardasigilli - dal mio punto di vista l'autonomia e l'indipendenza della magistratura sono valori sanciti dalla nostra Costituzione, che vanno rispettati. Ciascuno può essere d'accordo con una decisione della magistratura e non essere d'accordo, ci mancherebbe, secondo me non si dovrebbe arrivare ad attaccare il singolo magistrato parlando di togliersi o non togliersi la toga, di candidarsi in politica o no".

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