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Zoccatelli (Veneto-Russia): "Tra Salvini e Savoini rapporto stretto"

15 luglio 2019 | 21.22
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"Io non lo scarico, è una brava persona. Del caso Metropol ho appreso dai giornali"

Dal profilo Facebook di Palmarino Zoccatelli
Dal profilo Facebook di Palmarino Zoccatelli

"Io Savoini non lo scarico. E' un amico, una brava persona. So che con Matteo Salvini si conoscono da molto tempo e avevano un rapporto abbastanza stretto. E' Savoini che nella Lega ha creato i canali con il mondo politico russo, grazie ai quali Salvini ha fatto i primi viaggi in Russia". Parla così all’Adnkronos Palmarino Zoccatelli, militante leghista e presidente dell’Associazione Veneto-Russia, formazione analoga a quella lombarda presieduta da Gianluca Savoini, ora indagato dalla procura di Milano per corruzione internazionale per i presunti negoziati con una delegazione russa al fine di ottenere finanziamenti per la Lega. Zoccatelli e Savoini, animatori delle rispettive associazioni russofile, si conoscono bene e da tempo. "Ma della vicenda del Metropol non ne abbiamo mai parlato - dice Zoccatelli -, l’ho saputo dai giornali". 

Savoini con la sua Lombardia-Russia, spiega il leghista all’Adnkronos, è stato il primo a organizzare convegni a Mosca a sostegno della Russia di Vladimir Putin, il primo ad aprire quella strada per la Lega. Eppure i compagni di partito, leader del Carroccio compreso, sembrano ora prenderne le distanze. "Se ora Salvini dice così lo farà per ragioni sue - continua Zoccatelli -. Io comunque credo che questa storia abbia una finalità politica, sia fatta per colpire la Lega che alle ultime elezioni è stata il primo partito e che per prima si è opposta alle sanzioni alla Russia. Se anche Savoini ha fatto quei discorsi di cui ora i giornali pubblicano le registrazioni, io credo che non abbiano avuto alcun seguito". 

Alla domanda su come sia possibile che Savoini abbia preso parte a incontri istituzionali come la cena di Stato con il presidente russo Vladimir Putin dello scorso 4 luglio, Zoccatelli spiega che la sua associazione non era stata invitata. "Siamo stati invitati al consolato per la festa del 12 giugno - dice - ma ad altre cose istituzionali mai. Rapporti con la Lega? Abbiamo un collegamento con alcuni parlamentari, come Vito Comencini (deputato leghista di Verona, ndr), per portare avanti certe istanze come appunto l’eliminazione delle sanzioni alla Russia. Ma nella nostra associazione non ci sono solo persone di area Lega, ci sono per esempio imprenditori che hanno un interesse puramente di tipo imprenditoriale contro le sanzioni. D’altronde in campagna elettorale sia il Movimento 5 Stelle sia la Lega dicevano di voler rivedere le sanzioni: noi facciamo da pungolo". 

Un’affinità, quella con Mosca, che nasce ancor prima da un’ideologia condivisa. "La Russia di Putin - conclude Zoccatelli - è per la difesa dei valori tradizionali e delle radici spirituali e cristiane dell’Europa. Non come l’Occidente, dove oggi si vuole recidere ogni valore".

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