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"Attaccato da alleati, non è normale"

25 luglio 2019 | 22.08
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Così il ministro Matteo Salvini, nel giorno del vertice a due a Palazzo Chigi con Di Maio. Poi il durissimo attacco a Tria sulla manovra: "Se vuole robetta non sarà il nostro ministro". Anche Borghi contro il ministro dell'Economia

(Afp)
(Afp)

"Essere attaccato dalle opposizioni è normale. Meno normale è essere attaccato un giorno sì e uno no dagli alleati. Quello da più fastidio". Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, a Golasecca in provincia di Varese per la festa della Lega, nel giorno dell'incontro con il vicepremier Luigi Di Maio e dopo i botta e risposta dell'ultima settimana. "Se la squadra di governo è compatta, si va avanti, altrimenti scaldare la poltrona da ministro non è da me. E un parere lo chiederemo a voi", aggiunge.

Poi, dal palco, l'attacco a Tria sulle parole del ministro in merito alla manovra: "Il ministro ha detto cose che non mi sono piaciute, ha detto che nella manovra taglieremo un po' le tasse, rispettando le regole europee. La Lega sta al governo se possiamo tagliare le tasse a tanti italiani e fare una manovra coraggiosa". "Se ce la fanno fare bene, altrimenti ce la facciamo da soli", aggiunge. E ancora: "Se il ministro dell’Economia pensa di fare una manovra da robetta non sarà il nostro ministro dell’Economia".

Nell'intervento di Salvini anche Moscopoli: "Quelle sulla Lega e la Russia sono menate, un film di spionaggio di quart'ordine. Renzi e Boschi dicono che ho tradito l'Italia, ma espatriate voi che avete tradito gli italiani".
"Non ho mai visto e toccato soldi dalla Russia. Se anche la procura di Milano dice che gli non interessa sentire Salvini - aggiunge -, allora basta. Fatemi fare il ministro dell’Interno"

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