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Il caso

Salvini sui post rimossi da Fb: "Tutto falso"

30 luglio 2019 | 10.15
LETTURA: 4 minuti

In un comunicato il Carroccio: "Né rimozioni né avvisi dal social" per violazione degli standard. Da Facebook chiariscono: "Eliminati solo post di utenti che hanno interagito con la pagina". Il giornalista Ogongo aveva postato gli screenshot

(Facebook /Stephen Ogongo)
(Facebook /Stephen Ogongo)

"Riguardo le notizie di stampa secondo le quali Facebook, su iniziativa del signor Stephen Ogongo, avrebbe rimosso alcuni post della pagina ufficiale 'Lega-Salvini Premier', sottolineiamo che non abbiamo rilevato la rimozione di alcun post da noi prodotto, né abbiamo ricevuto da Facebook comunicazioni riguardo la rimozione di contenuti prodotti dalla pagina, come di norma avviene in questi casi, e che dunque i vari articoli comparsi negli ultimi giorni risultano totalmente destituiti di fondamento". Lo ha reso noto l'ufficio comunicazione della Lega in risposta alle dichiarazioni di Ogongo, che sulla sua pagina Facebook confermava di averlo reso possibile.

Un portavoce di Fb ricostruisce la vicenda, spiegando che "quando le persone ci segnalano una Pagina per intero per violazione dei nostri Standard della Comunità, di norma notifichiamo loro qualunque provvedimento preso nei riguardi dei contenuti presenti sulla Pagina. Lo facciamo anche se la violazione riguarda contenuti che nello specifico non sono stati segnalati".

"Lo scorso 25 luglio abbiamo inviato a un utente che aveva segnalato la Pagina 'Lega - Salvini Premier' una notifica che confermava la violazione dei nostri Standard della Comunità. Questa violazione era relativa ad un post effettuato da un altro utente sulla Pagina e non dall’amministratore stesso della Pagina. Ci rendiamo conto che il nostro messaggio ha creato della confusione e ci scusiamo per qualunque disagio questo possa aver causato", concludono da Fb.

"Non sanno più cosa inventarsi! - scrive Matteo Salvini su Facebook - Il signor Stephen Ogongo ha affermato di aver ottenuto la rimozione di post pubblicati dalla pagina Facebook della Lega per 'incitazione all’odio'... E tanti 'giornaloni' (ad esempio La Repubblica) hanno lanciato la notizia come vera. Tutto falso ovviamente, gli piacerebbe censurarci. Ma così non sarà! Viva la libertà della Rete!".

Stephen Ogongo, dopo le segnalazioni di massa partite da un'iniziativa di 'Cara Italia', movimento multiculturalista che si batte contro l'hate speech e il razzismo, aveva ricevuto la comunicazione che alcuni post della pagina sarebbero stati rimossi per "incitamento all'odio" in violazione degli standard di Facebook. A testimoniarlo uno screenshot che lui ha postato sulla sua bacheca, in cui il team di Facebook sosteneva: "Abbiamo rimosso alcuni contenuti (post e foto) anziché l'intera pagina". Lo staff del social chiarisce ora che i post rimossi riguardavano materiale postato da utenti direttamente sulla pagina e non dalla pagina stessa.

Ogongo aveva ribadito che si trattasse di una novità assoluta per il leader leghista e il suo partito. "È la prima volta che in Italia vengono rimossi dei post del leader della Lega - ha scritto Ogongo, che insieme a 'Cara Italia' ha dato il via alla campagna che punta a far chiudere le pagine della Lega e del ministro -. Le sue pagine sono mezzi di propagazione dell'odio. La nostra campagna contro chi alimenta l'odio non si ferma. Continuate a SEGNALARE IN MASSA le pagine di Matteo Salvini della Lega - Salvini Premier e tutti i loro post che alimentano l'odio. Questa - ha sottolineato - è una battaglia che dobbiamo vincere".

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