"Era una reazione spontanea dettata dall'assurdità delle sue esternazioni"
E' diventato la star dei social per un giorno. Il video in cui Gregorio De Falco, durante il dibattito in Senato, si rivolge al ministro dell'Interno Matteo Salvini invitandolo con un gesto ad andare "a casa", ha spopolato su Twitter. "Era una reazione spontanea - commenta con l'Adnkronos il senatore ex M5S -, dettata dall'assurdità delle esternazioni di Salvini che seguono un lungo periodo in cui abbiamo dovuto assistere ad una azione politica troppo spesso inumana, inutilmente violenta ed illegale". "Alla fine - aggiunge - sorge come uno spontaneo moto dell'animo quella inevitabile espressione".
De Falco commenta poi l'esito della vicenda Open Arms: "Come in tanti altri analoghi casi, anche nel caso Open Arms si è assistito ad una strumentalizzazione delle persone per propaganda politica, condivisa dall'intero governo. Ed infatti il decreto di interdizione era stato controfirmato anche dal ministro Toninelli e dalla ministra Trenta, sebbene già il giorno precedente Salvini avesse già 'staccato la spina'. Solo in un secondo momento, e questo è molto significativo, il Movimento 5 Stelle è riuscito a ritrovare l'umanità ed i suoi ministri non hanno avallato la riproposizione del decreto di interdizione alla navigazione sospeso dal giudice amministrativo".
"Il caso Open Arms" e gli altri "casi analoghi", osserva ancora, hanno "dimostrato quanto sia facile per un potere violento ed arbitrario terrorizzare le gerarchie amministrative, le quali hanno dato pessima prova, poiché non posseggono nemmeno in grado minimo quella autonomia e autorevolezza che avrebbe dovuto impedire o, almeno, dignitosamente ostacolare la deriva. E questa non è un'opinione, ma che la linea gerarchica prefettizia fosse terrorizzata è esattamente quanto, testualmente, risulta degli atti della Diciotti".