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"Che pena", Salvini all'attacco di Renzi

17 settembre 2019 | 09.42
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Il leader della Lega dopo l'addio al Pd: "Prima incassa posti e ministeri, poi fonda un 'nuovo' partito per combattermi"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Prima incassa posti e ministeri, poi fonda un "nuovo" partito per combattere Salvini. Che pena, cosa non si fa per salvare la poltrona...". Così Matteo Salvini su Twitter dopo l'ufficializzazione da parte di Matteo Renzi di voler lasciare il Pd. "Il tempo è galantuomo, gli Italiani puniranno questi venduti", ha poi aggiunto il leader della Lega che su Facebook aveva scritto: "Lasciamo ad altri vecchi giochetti e polverose manovrine di palazzo che nessuno capisce: qui c’è il Popolo, libero, forte, sorridente. E possono rimandarlo finché vogliono, ma alla fine il giudizio popolare arriva! Siete pronti? #orgoglioitaliano".

Il leader leghista torna poi ad attaccare Renzi e il governo nel corso di una diretta Facebook: "Per voi - dice - sarà un incubo, anzi ci state facendo vivere un incubo: poltrone, poltrone, poltrone. Poltrone e sofà. Governo Conte? No, governo poltrone e sofà, gente che va, gente che viene". E ancora: "Leggevo che il nuovo ministro dell'Agricoltura che nella vita ha fatto la sindacalista della Cgil, punto, con tutto il rispetto, è già passata con Renzi. E' stata nominata al governo dieci giorni fa con un partito e adesso cambia partito".

Per Salvini, "Renzi, la Boschi, i renziani vanno alla Leopolda, raccolgono tanti soldi, buon per loro. Però gli lascio i soldi, i ministeri e mi tengo la mia dignità". Del resto, spiega, "da Renzi non aspetto pudore e dignità e onore. Sciascia come li definiva? Uomini, ominicchi, quaquaraqua, lascio a voi. Ma non mi interessa Renzi".

Poi l'attacco agli ex alleati: "Mi spiace - dice Salvini - per chi era partito per fare la rivoluzione, e penso ai grillini, e finisce come appendice di Renzi e Zingaretti, chiedendo per favore un accordino in Umbria, Calabria, Emilia e Toscana per non scomparire".

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