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Migranti, Conte: "Possibile rotazione dei porti"

23 settembre 2019 | 16.44
LETTURA: 4 minuti

Il premier sulle conclusioni del vertice europeo sui migranti di Malta

Immagine di repertorio (Afp) - AFP
Immagine di repertorio (Afp) - AFP

dall'inviato Giuseppe Greco

"Il principio chi sbarca in Italia sbarca in Europa è stato tradotto, ora viene diffuso dalla Commissione europea e si apre al contributo degli altri Paese che non erano a Malta". E' quanto ha detto Giuseppe Conte, in un incontro alla rappresentanza italiana. "A Malta registriamo non la soluzione definitiva ma c'è stata una svolta molto significativa che in passato non eravamo riusciti a raggiungere. Si è aperto un percorso che prefigura il giusto approccio europeo".

"Io ho sempre fatto questo discorso ai miei omologhi, se l'Italia è Europa non potete pensare che un Paese di primo approdo può essere lasciato solo. Difendere i confini marittimi è una prospettiva diametralmente diversa da quella di difendere i confini terrestri", ha spiegato il premier. "Siamo molto cauti, ma potrebbe anche esserci una rotazione dei porti. Lavoriamo a un più efficace meccanismo di rimpatri, non possiamo mantenere i migranti sul territorio italiano", ha spiegato il premier. "Quello che c'è di nuovo oggi è la disponibilità a valutare una meccanismo solidaristico" sottolinea. "Da parte di Macron, l'ultima volta che l'ho incontrato, c'è stata una grande apertura. C'è molta sensibilità nei nostri partner su questo tema, non scordiamoci che Francia e Germania ci hanno risolto tanti casi emergenziali". "Gli altri Paesi non possono nascondersi, voglio che tutti si pronunciano pubblicamente su questo" accordo. "Se si vuole abitare la casa comune bisogna essere conseguenti, se questo meccanismo traduce regole europee tutti le dovranno rispettare e chi non se la sente non potrà che rimanere penalizzato", ha spiegato il premier alla domanda se ci saranno sanzioni per quei Paesi che non rispetteranno i termini dell'intesa raggiunta a Malta. "A Malta registriamo non la soluzione definitiva ma c'è stata una svolta molto significativa che in passato non eravamo riusciti a raggiungere. Si è aperto un percorso che prefigura il giusto approccio europeo".

"Gli altri Paesi non possono nascondersi, voglio che tutti si pronunciano pubblicamente su questo" accordo. "Se si vuole abitare la casa comune bisogna essere conseguenti, se questo meccanismo traduce regole europee tutti le dovranno rispettare e chi non se la sente non potrà che rimanere penalizzato", ha spiegato il premier alla domanda se ci saranno sanzioni per quei Paesi che non rispetteranno i termini dell'intesa raggiunta a Malta.

Quanto alla ipotesi di una 'tassa sulle merendine', Conte invita a non creare "panico che non esiste". "Ho detto solo non lo escludiamo" aggiunge. "Ma noi non vogliamo creare nuove tasse, il nostro obiettivo è abbassare le tasse, sicuramente abbassare l'Iva e liberare risorse per il cuneo fiscale".

Questa mattina il premier ha avuto un incontro con i dirigenti del fondo di investimento Black Rock. "Non vado a dare rassicurazioni, ma ho incontrato l'amministratore delegato di Black Rock che è un fondo che investe molto in Italia, contribuisce a finanziare tante iniziative pubbliche e private". "Gli ho parlato perché, come tutti i fondi di investimento più acuti, anche loro sono molto attenti alla qualità degli investimenti e amano molto la svolta verde" ha spiegato il premier. "L'Italia ha il primato di energia verde con sole, vento e acqua e i fondi sono interessati alla svolta verde, al green new deal, investono in questa direzione, non su scheletri del passato" aggiunge, sottolineando che "in manovra si andrà verso il 'green new deal' soprattutto con incentivi". "Io sono favorevole a orientare la transizione energetica con meccanismi incentivanti invece che penalizzanti, perché occorre del tempo. Ma, lo dicono i risultati scientifici, i vantaggi sono complessivi anche sull'occupazione". "Non stiamo perseguendo una situazione di necessità, ma dobbiamo capire tutti che anche con risorse limitate possiamo fare tanto, perché se continuiamo così i nostri figli vivranno malissimo -ha spiegato il premier-. Dobbiamo cercare di far capire che il riorientamento dei sistemi produttivi porta vantaggi, cospicui anche con investimenti contenuti". Conte ha sottolineato ancora: "L'Italia sta percorrendo convintamente questa strada, l'Italia è prima in Europa sulle rinnovabili, non è una mia coccarda ma merito di un Paese che sta lavorando da anni in questa direzione. Noi consolideremo questo primato a livello mondiale".

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