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Salvini vs Conte, settimana di fuoco

27 settembre 2019 | 12.26
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Da "ciuffo e capelli tinti" a "piccolo piccolo", sette giorni di attacchi per il premier. Mittente, Matteo Salvini

(Afp)
(Afp)

Settimana di fuoco per Giuseppe Conte, ormai bersaglio preferito e destinatario degli attacchi di un unico mittente: l'ex alleato e ministro Matteo Salvini. Fra riferimenti a presunte tinte per capelli e botta e risposta al vetriolo sulle politiche migratorie del governo, il premier sembra infatti essere diventato pensiero e preoccupazione costante del leader leghista, impegnato nel corso degli ultimi sette giorni in una battaglia pressoché quotidiana contro il presidente del Consiglio.

A scatenare le prime dichiarazioni di guerra della settimana, l'accordo raggiunto martedì scorso a Malta fra Paesi europei per la redistribuzione dei migranti salvati in mare dalle Ong. "Una calata di braghe" per il leader del Carroccio, che attaccava: "L'accordo di Malta è solo l’ennesima promessa dell’Europa. Tante parole ma fatti zero, come in passato. Il premier Conte - la stoccata - dovrebbe ricordarlo e mostrare rispetto per chi ha governato con lui per 14 mesi, contribuendo a strapparlo dall'anonimato. Se non sopportava me e la Lega, poteva dirlo subito", la chiosa.

Nella stessa giornata, ecco quindi il bis di Salvini dal palco del teatro Morelli di Cosenza: "Conte vuole tornare a riaprire i porti, lui è molto elegante, ha il ciuffo ben curato e i capelli ben tinti, ma questo non basta per fare il premier, lui è tornato al governo grazie a Merkel e a Macron, in cambio della svendita dell'Italia e degli italiani".

Non passano neanche 24 ore, e Salvini torna ancora alla carica: "L'accordo raggiunto dal governo in materia migratoria è totalmente svantaggioso", tuona dai microfoni di Radio Radicale, per poi puntare il dito: "Vorrei ricordare al presidente del Consiglio Giuseppe Conte che i capi di governo europei ero io a contattarli per risolvere le ridistribuzioni dei migranti e non lui, lui - accusa - si rivendeva solamente i risultati".

Il nuovo round arriva il 26 settembre, con la frecciata generalizzata al nuovo esecutivo: "Non fossero al governo - spiega Salvini da Genova -, sarebbe quasi divertente tornare la sera accendere il Tg e dire: 'Ma sentiamo che cazzata hanno detto stasera...' Conte dice che vanno tassate le merendine, il ministro dell'Istruzione che autorizza le bigiate in massa, un incompetente che insulta gli insegnanti", la mazzata.

Polemiche finite? Neanche per sogno. E' infatti fresco di giornata il nuovo attacco al premier, arrivato in mattina in diretta dai microfoni di Radio CRC. Conte, spiega Salvini, "si è dimostrato piccolo piccolo. Ha preferito la sua poltrona agli interessi degli italiani. Come cambiano le persone", dice il leader del Carroccio. Che all'ora di pranzo rincara la dose, stavolta in un attacco collettivo: ''Ogni giorno - si lamenta in diretta Facebook - Conte, Di Maio e Renzi si alzano, pensano a me e mi insultano. Ma ragazzi, voi vivete male, fatevi una vita vostra. Io sono un piccolo senatore dell'opposizione anche se di un partito, la Lega, è ampiamente oltre il 30 per cento... Ora voi siete importanti, siete i salvatori del mondo, che tempo avete da perdere -chiosa - con Salvini...''.

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