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Italia 5 Stelle al palo, un eletto su 5 non ha versato

08 ottobre 2019 | 14.31
LETTURA: 3 minuti

Deputati e senatori devono donare 1.500 euro per l'evento: a quanto apprende l'AdnKronos, in tanti non lo hanno ancora fatto o si sono attestati su cifre più basse. Si temono contestazioni: paura di non riempire la piazza. Acqua sul fuoco da organizzatori: "L'80% ha già versato"

(IPA/ Fotogramma)
(IPA/ Fotogramma)

di Ileana Sciarra
Italia 5 Stelle rischia di trasformarsi in un boomerang. Il timore più diffuso è quello di una piazza enorme - lo spazio eventi della mostra d'Oltremare - difficile da riempire, ma soprattutto la paura di contestazioni che molti, nei Palazzi romani, vedono all'orizzonte, pronte ad animarsi in un weekend pensato in grande per celebrare i 10 anni del Movimento. A Napoli arriveranno tutti i big, da Luigi Di Maio a Roberto Fico, nonché tutti i ministri in quota M5S. E ci saranno Beppe Grillo e Davide Casaleggio, con ogni probabilità in piazza sia sabato che domenica. Atteso anche il premier Giuseppe Conte, che sarà a Italia 5 Stelle sabato quando si susseguiranno, sul palco dell’Arena Flegrea, gli interventi più importanti.

Ma non basta a rasserenare il clima che si respira alla Camera e al Senato, dove l'elezione dei capigruppo, in agenda nelle prossime ore, rischia di trasformarsi in una vera e propria resa dei conti interna. E con i capannelli di parlamentari in fermento, dove non si parla altro che dell'affondo dell'ex ministra Barbara Lezzi che su Facebook ha picchiato duro contro Luigi Di Maio. Altro tassello, non di poco conto, il versamento di 1.500 euro richiesto a deputati e senatori per la Woodstock grillina.

A quanto apprende l'AdnKronos, in tanti non hanno donato o si sono attestati su cifre di gran lunga più basse. Getta acqua sul fuoco Cosimo Adelizzi, tra i deputati campani in prima linea nell'organizzazione dell'evento: "L'80% ha già versato" dice a chi gli chiede dei conti. Tradotto in numeri, tuttavia, significa che almeno 1 su 5 - ma stando ai rumors sarebbero molti di più - si è guardato bene dal farlo. Tra questi, a quanto si apprende, ci sarebbero molti ex ministri e sottosegretari non riconfermati nel Conte bis.

"Pochissimi - assicura Adelizzi all'AdnKronos - hanno versato meno dei 1.500 euro richiesti, qualcuno ha addirittura donato di più, anche 4mila euro". Il deputato campano si dice convinto che non serviranno 'richiami' per chi sta temporeggiando, un 'must' degli anni precedenti. "Il budget lo centreremo" profetizza ancora Adelizzi. E un deputato, che chiede di restare anonimo, ricorda all'AdnKronos "che tantissimi, l'anno scorso, hanno versato dopo l'evento, quando c'erano le fatture da saldare", pur premettendo che quest'anno non verserà soldi per Italia 5 Stelle: "Ci sono i 300 euro da dare mensilmente a Rousseau, direi che può bastare", taglia corto.

Ma a preoccupare i 5 Stelle è soprattutto il rischio contestazioni mentre si rincorrono voci di una possibile scissione che, al momento, tuttavia, non sembrano trovare conferme. Qualcuno ricorda la vicenda di 'occupy palco', quando al Circo Massimo si materializzarono i malpancisti, cannibalizzando l'attenzione dei media. Quest'anno le incognite sono tante, dagli 'scettici' della Carta di Firenze agli eletti sul piede di guerra. Il timore è che diano voce al loro dissenso a Napoli, rovinando il decennale del Movimento.

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