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Carcere per grandi evasori in decreto fiscale

21 ottobre 2019 | 20.25
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Di Maio: "Colpiamo i pesci grossi". Obbligo Pos e tetto contante slittano a luglio 2020. "Grande soddisfazione" del premier Conte per il pacchetto anti-evasione. Carcere da 4 a 8 anni per somme oltre i centomila euro

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Il carcere per i grandi evasori entra nel decreto fiscale, obbligo Pos e tetto contante slittano a luglio 2020. Sono queste le principali novità emerse dal vertice di maggioranza. "Grande soddisfazione" del premier Giuseppe Conte per il pacchetto anti-evasione, che - tra carcere ai grandi evasori, incentivo all'uso della moneta elettronica e bonus befana - accoglie tutte le misure caldeggiate dal presidente del Consiglio. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

"Il carcere ai grandi evasori entra nel decreto fiscale. Come aveva chiesto con forza il M5S - ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri e capo politico del M5S, Luigi Di Maio subito dopo il vertice di maggioranza sulla manovra e sul dl fiscale - E anche la confisca per sproporzione entra nel decreto legge. Ambedue le norme entreranno in vigore dopo la conversione in legge da parte del Parlamento. D’ora in avanti chi evaderà centinaia e centinaia di migliaia di euro sarà finalmente punito con il carcere. Colpiamo i pesci grossi". "Per la prima volta - ha scandito - uno Stato forte con i forti e non più forte con i deboli! Uno Stato che non ha più paura e che ritrova il coraggio di lottare contro i colossi! Finalmente tocchiamo gli intoccabili".

"Sul regime forfettario per i professionisti siamo al lavoro - ha spiegato il capo politico del Movimento 5 Stelle - Sarà oggetto della discussione nei prossimi giorni". Quanto alle "multe sul mancato uso del Pos sono posticipate al luglio del 2020, nell'attesa di un accordo sull'abbassamento dei costi delle commissioni delle carte di credito e dei dispositivi per il pagamento. Avevamo detto che sarebbe stato ingiusto colpire migliaia di commercianti prima di non aver provveduto ad abbassare i costi delle commissioni bancarie e ci siamo riusciti". "Quindi prima si lavora sulle commissioni e poi si ragiona sul resto. Così non criminalizziamo i commercianti e difendiamo migliaia di attività sul territorio nazionale", ha rimarcato Di Maio.

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, lasciando il vertice di maggioranza ha sottolineato che il carcere per i grandi evasori nel dl fiscale è un “risultato importante per il Paese e per tutti i cittadini onesti che pagano le tasse, un segnale inequivocabile per i grandi evasori che sottraggono risorse alla collettività”. Quanto al rischio di modifiche durante l'iter in Parlamento "non ho nessun timore" perché "una maggioranza che si è espressa inequivocabilmente, poi non deve temere nulla in Parlamento", ha aggiunto al termine del Cdm. Bonafede ha spiegato che la norma che verrà inserita nel decreto fiscale prevede il carcere da 4 a 8 anni per somme evase oltre i centomila euro.

"L’intesa sull’inasprimento delle norme per i grandi evasori adempie al punto 16 del programma di governo e rientra nella strategia di lotta all’evasione centrale per il governo" ha detto al termine del vertice di maggioranza il capo delegazione Pd al governo Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali. "Il fatto poi che nel decreto fiscale sia previsto che le norme entreranno in vigore non subito ma soltanto al momento della conversione garantisce il Parlamento sulla possibilità di approfondirne tutti gli effetti e conseguenze" ha aggiunto Franceschini.

OBBLIGO POS E TETTO CONTANTE - Slittano a luglio l'estensione del pagamento con il Pos - l'obbligo è riferito alle multe che scatteranno a partire, per l'appunto, da luglio per gli inadempienti - e l'abbassamento a 2mila euro del limite per l'utilizzo del contante. Una soluzione, spiegano fonti di governo, resa necessaria dai tempi richiesti per l'allestimento della piattaforma informatica collegata con i principali operatori delle carte di credito. Un beneficio quindi che sarà possibile attuare nel 2021, ma che a quel punto potrà risultare più corposo e che nei fatti consentirà di veder rimborsata una detrazione del 19 per cento sulle spese effettuate, direttamente dagli operatori di carte di credito grazie al sistema informatico, senza dover passare attraverso dichiarazione dei redditi e commercialisti. Da definire anche la lista dei servizi che potranno essere pagati attraverso il Pos, con la possibilità di usufruire del beneficio di restituzione del 19 per cento. Oltre ai ristoranti potrebbero anche entrare i meccanici, parrucchieri ed estetisti.

CASHBACK E BONUS BEFANA- Sarà fissato al 19% il cashback studiato dal governo per incentivare l'uso di moneta elettronica. E si lavora, spiegano fonti di Palazzo Chigi, per fare in modo che le risorse vengano stanziate attraverso i circuiti Visa, Mastercard, ecc.. Il governo sta lavorando a una soluzione di questo tipo, per alimentare il bonus Befana - da stanziare a gennaio 2021 - senza dover tenere da parte scontrini e ricevute, ma mettendo in piedi un 'sistema centrale' che consenta di stanziare il bonus Befana in modo diretto.

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