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Bonafede: "Nessuna tutela a imprese che evadono"

23 ottobre 2019 | 12.33
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Il guardasigilli in commissione Giustizia alla Camera riferendosi alle polemiche sulle norme che prevedono il carcere per gli evasori. Sulla prescrizione: "Con riforma nessuna apocalisse, effetti dal 2024"

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Come si fa a parlare di difficoltà delle imprese? Le imprese che con operazioni inesistenti frodano il fisco per una somma superiore a 100mila euro non vano tutelate". Lo ha detto, intervenendo in replica in commissione Giustizia alla Camera, il guardasigilli Alfonso Bonafede, riferendosi alle polemiche sulle norme che prevedono il carcere per gli evasori.

"Come fanno alcune forze politiche, soprattutto di centrodestra, a giustificare davanti ai cittadini il fatto di dire che chi ruba in un supermercato deve pagare e poi essere più morbidi davanti a chi froda il fisco per oltre 100mila euro?", chiede il ministro, ricordando che il pacchetto di misure entrato nel dl fisco prevede il carcere per chi evade con dichiarazioni fraudolente attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per una somma superiore ai 100mila euro.

Prescrizione - "La narrazione in base alla quale con la riforma della prescrizione dal 1 gennaio prossimo succederà l'apocalisse è oggettivamente sbagliata, perché le nuove norme avranno effetto sui processi non prima del 2024", ha precisato Bonafede.

Carceri - "Attualmente il sovraffollamento nelle carceri italiane è al 128%. E' necessario intervenire con l'ampliamento dei posti" e con "il potenziamento delle espulsioni dei detenuti stranieri, che sono il 33%", sottolinea il ministro della Giustizia.

Mafia Capitale - "Non commento le sentenze e non mi esprimo sulla decisione della Corte di Cassazione", ha invece risposto a una domanda dei cronisti sulla sentenza della Cassazione.

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