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Lo Chef Colonna: "Lo avevo predetto, Pd-M5S come carbonara con mortadella"

28 ottobre 2019 | 16.26
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"Io sono per la tradizione e la conservazione, per la 'difesa' del made in Italy, la nouvelle cuisine, la cucina creativa, i 'laboratori' non hanno funzionato. Un po' come in politica. Un po' come oggi in Umbria"

Lo chef romano Antonello Colonna
Lo chef romano Antonello Colonna

"Mi dispiace, ma l'avevo previsto, l'alleanza Pd-M5S era inadeguata e sconveniente. Come fare la carbonare con la mortadella. E il risultato in Umbria, con la vittoria del centrodestra, lo dimostra". E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos dal suo buen retiro a Labico, alle porte della capitale, lo chef Antonello Colonna, ricordando il suo giudizio sul governo giallo-rosso.

"Un 'matrimonio' inappropriato, quello tra Di Maio e Nicola Zingaretti, perchè anche la politica, come la cucina, ha le sue tradizioni, le sue leggi da rispettare. Lo dico con umiltà - ha aggiunto- I sapori, a volte troppo dissonanti e incompatibili spesso stonano. Per il momento, lo ripeto, la carbonara con la mortadella, non funziona. Forse con gli anni. C'è bisogno di tempo e lavoro per riappropriarsi di un gusto ruffiano. Quello che non è avvenuto in Umbria tra il Pd e il M5S".

Il cambiamento in Umbria traino per la politica italiana? "Se l'eccellenza del suo agroalimentare potesse corrispondere ad un risveglio della politica fatta di cultura, tradizioni, identità, soprattutto di valori - ha risposto lo chef pluristellato- perchè no? Anzi me lo auguro. l'Umbria è un fazzoletto di terra... Ma ogni chef attinge ai suoi prodotti. Vini, olii, formaggi. Mi auguro possa essere l'inizio di una rivoluzione anche nella politica e soprattutto spero che, quello dell'Umbria, non sia stato solo un voto di protesta".

Antonello Colonna ha ricordato le sue partecipazioni a 'Porta a Porta', lui lo chef di destra accanto a Fini, mentre Vissani, 'cucinava' accanto a D'Alema. "In quegli anni mi chiedevano se mai ci fosse una differenza tra la cucina di destra e quella di sinistra - ha spiegato il noto chef romano - Io sono per la tradizione e la conservazione, per la 'difesa' del made in Italy, la nouvelle cuisine, la cucina creativa, i 'laboratori' non hanno funzionato. Un po' come in politica. Un po' come oggi in Umbria".

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