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Ex Ilva, Conte: "Chi viene in Italia rispetti le regole"

07 novembre 2019 | 17.41
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Il premier al Colle, il capo dello Stato Mattarella preoccupato per crisi aziendali, fa un appello all'unità: "Non ci dividiamo". E avverte che se Mittal lascia "il primo step sarebbe quello di attribuire la gestione commissariale al Mise". Il ministro Patuanelli: "ArcelorMittal non è in grado di rispettare il piano"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Lo scudo penale? "L'ho offerto come primo argomento di conversazione", se è un problema "lo reintroduciamo subito, il governo è compatto". Così il premier Giuseppe Conte, parlando della situazione Ex Ilva nel prologo di Porta a Porta. "Chi viene in Italia deve rispettare le regole", ha aggiunto. "Tutti coesi dobbiamo marciare verso questo obiettivo, salvaguardare questo polo industriale". "Non ci dividiamo", l'appello del presidente. Lo scudo penale per ArcelorMittal? "Non è un problema, è un falso problema. Il governo compatto ha messo sul tavolo lo scudo penale. Ci è stato detto però che non era quello il problema. Il problema è che il piano industriale non è sostenibile economicamente". "Non è un problema legale perché una battaglia legale ci vedrebbe tutti perdenti" ma "ove mai fosse, sarebbe la battaglia giudiziaria del secolo". Se abbiamo gli elementi giuridici per vincere la causa? "Assolutamente sì", sottolinea il presidente del Consiglio. "Faremo di tutto per salvare i posti di lavoro e portare avanti il piano industriale e ambientale. Dobbiamo farlo tutti insieme, uniti e compatti".

Nazionalizzare l'ex Ilva? "Stiamo già valutando tutte le possibili alternative, ma ora non ha senso parlarne. Stiamo aspettando una risposta dal signor Mittal, che vorrei incontrare nelle prossime ore". "Se mai questo tavolo negoziale non fosse proficuo nei risultati... i criteri saranno salvaguardia degli investimenti produttivi, piano ambientale e salvaguardia dei livelli occupazionali. Gli obiettivi sono questi, vediamo quali sono gli strumenti migliori per arrivarci".

PREMIER DA MATTARELLA - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha riferito al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'evoluzione della situazione relativa all'ex Ilva. Non si conoscono i particolari del colloquio, ma è nota la preoccupazione del Capo dello Stato sia per la situazione dell'azienda dell'acciaio, sia in generale per tutte le crisi aziendali che si registrano nel Paese. Mattarella ha quindi chiesto al governo di adoperarsi per trovare rapide soluzioni, visto che, come sottolineato a più riprese, l'occupazione rappresenta uno dei problemi più rilevanti per il Paese. Il Capo dello Stato ovviamente non entra nel merito delle soluzioni necessarie per superare le crisi aziendali.

TAVOLO DI GOVERNO - Tavolo tra il governo, le parti sociali e gli enti locali convocato dal premier Giuseppe Conte per fare il punto sulla vertenza dell'Ex Ilva dopo il vertice di ieri con ArcelorMittal che ha ribadito la volontà di lasciare gli impianti italiani. Il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende da fonti sindacali, avrebbe proposto un tavolo permanente sull'Ilva, nel corso del tavolo con le parti sociali e gli enti locali. Per Conte "preservare il polo siderurgico è strategico per il Paese". "Auspico non ci siano differenziazioni di colore politico tra autorità nazionali e locali, con i sindacati e le associazioni di categoria - ha detto il premier Conte - . Oggi rinnovo l'apello: tutto il sistema Italia deve rispondere con una voce sola, senza polemiche o sterili disquisizioni che non hanno nessuna rilevanza esterna". "Chiedo alle istituzioni locali di sostenere, come parti civili, la difesa del contenzioso". La richiesta arriva dal premier, Giuseppe Conte, secondo quanto riferiscono fonti sindacali nel corso dell'incontro a Palazzo Chigi per fare il punto sulla vertenza ArcelorMittal. "Abbiamo anche proposto di fare di Taranto un hub europeo e internazionale per quanto riguarda la transizione energetica nell'attività siderurgica. Questo anche per anticipare i tempi, considerato che la decarbonizzazione è una via obbligata".

"Faremo di tutto per salvare i posti di lavoro e portare avanti il piano industriale e ambientale - ha ribadito Conte su Twitter - Dobbiamo farlo tutti insieme, uniti e compatti".

Il premier, secondo fonti sindacali, avrebbe anche profilato una possibilità. Se ArcelorMittal si dovesse disimpegnare dagli stabilimenti dell'ex gruppo Ilva "il primo step sarebbe quello di attribuire la gestione commissariale al Mise".

Presenti al tavolo i ministri Patuanelli, Di Maio, Costa, Boccia, Catalfo, Bellanova, Speranza, Provenzano e il sottosegretario Turco. Per i sindacati i leader di Cgil, Cisl e Uil che i segretari generali di Fim Fiom e Uilm. Presente anche il governatore della Puglia Emiliano e il sindaco di Taranto Melucci, oltre al direttore generale di Confindustria.

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