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Scorta a Segre, Mattarella: "Alternativa tra intolleranza e solidarietà non è retorica"

08 novembre 2019 | 14.03
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Se qualcuno arriva in un autobus a dire a una bambina di sette anni non sederti accanto a me perchè hai la pelle di colore differente; se è necessario" assegnare una scorta "ad una signora anziana che non ha mai fatto male alcuno, ma che il male lo ha subito da bambina come Liliana Segre, vuol dire" che gli interrogativi relativi alle differenze tra "indifferenza, solidarietà, aiuto vicendevole" da un lato e "intolleranza e contrapposizione" dall'altro non sono "alternative retoriche e astratte ma estremamente concrete". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Campus biomedico.

"Il mondo cambia, come è sempre cambiato, profondamente -ha aggiunto Mattarella- ma in tutti questi cambiamenti, in tutti questi mutamenti così veloci c'è qualcosa che rimane costante: è la condizione umana, i valori della convivenza, della solidarietà, del senso di responsabilità".

Mattarella ha ripreso una considerazione contenuta nella prolusione del professor Massimo Inguscio: "chi può immaginare, chi può comprendere come sarà il mondo del futuro? La risposta è illuminante, chiedete ai vostri bambini. Credo che le risposte dei bambini, per chi li sa ascoltare, interpretare, siano sotto gli occhi di tutti: cercare di avere una vita serena e quindi una convivenza serena, un modo sereno di stare insieme contro la chiusura egoistica e l'arroccamento egoistico, quello di avere un senso di responsabilità contro l'indifferenza e l'irresponsabilità".

"I bambini percepiscono quando vi è negli adulti senso di responsabilità e non indifferenza. Chiedono ancora, per chi li sa intendere, ed è facile comprendere i bambini, solidarietà, aiuto vicendevole contro l'intolleranza, l'odio, la contrapposizione. Non sono alternative retoriche ma estremamente concrete. I bambini dimostrano con queste sottolineature, con queste esigenze, con queste linee di indirizzo che forniscono, che non sono sogni. Nell'ultimo Capodanno mi sono permesso di dire che occorre non confinare i sogni all'età dell'infanzia, non sono sogni, sono indicazioni di comportamento".

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