"La vicenda dell'ex Ilva è molto complessa e credo che peggio di quello che sta facendo il governo Conte 2 non era possibile farlo". Lo dice all'Adnkronos la senatrice di Fdi, Daniela Santanchè, a margine della presentazione dell’iniziativa 'Res Publica 4.0' a Palazzo Marino, a Milano. "Il mio pensiero - sottolinea la senatrice - va alle famiglie e ai lavoratori che se spengono gli altoforni perdono lo stipendio e la loro tranquillità. Noi italiani perdiamo invece l'1,4 del nostro prodotto interno lordo, è un disastro". "La crisi dell'ex Ilva - spiega ancora Santanchè - la stanno vivendo sulla loro pelle i lavoratori e le aziende dell'indotto. Credo che questo governo non abbia una visione di politica industriale e purtroppo ha dato un grande appiglio a Mittal togliendo, rimettendo e ritogliendo lo scudo. Non si cambiano i patti perché altrimenti sarà sempre più difficile avere degli investitori che investono in Italia e questo è un grande dispiacere".
Sulla vicenda dell'ex Ilva "credo che dovrebbe intervenire anche l'Europa perché un conto è che discuta solo l'Italia, un altro, invece, se discute l'Europa tutta e fa scudo. Allora, forse, Mittal potrebbe essere più ragionevole". "Penso ad esempio anche alla Germania - aggiunge Santanchè - che per la sua produzione di automobili usa moltissimo l'acciaio e dovrebbe intervenire". Quanto all'ipotesi di nazionalizzare l'ex Ilva, "si tratta tutto di visione - conclude la senatrice di Fdi -. Altrimenti vuol dire che pagano gli italiani. E poi su quale progetto di sviluppo?".