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Caso Gregoretti, Salvini: "Scelta fatta con Conte e Di Maio"

19 dicembre 2019 | 13.13
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Il leader della Lega: "Sospeso sbarco per 4 giorni, in attesa dei Paesi Ue". La vicenda in Giunta per le autorizzazioni del Senato. Il capo politico M5S: "Blocco fu sua azione personale". Palazzo Chigi: "Questione Gregoretti mai oggetto di Cdm"

(IPA/Fotogramma)
(IPA/Fotogramma)

"Io ho sospeso uno sbarco per quattro giorni, in attesa che i Paesi europei facessero il loro dovere". Così Matteo Salvini, a 'L'aria che tira' su La7, risponde a una domanda sul caso Gregoretti e sul rischio di processo per sequestro di persona.

"Per tutelare sicurezza e onore, sono state fatte scelte prese insieme" agli altri del governo, aggiunge: "Ci fu una sospensione di 4 giorni, fino a che 5 Paesi Ue e i vescovi presero l'impegno" ad accogliere i migranti. "Fu - assicura - una cosa condivisa con Di Maio e Conte. Ci sono i fatti, le mail, fu un decisione collegiale". E ancora: "Quello che ho fatto, l'ho fatto da ministro e lo rifarò se gli italiani lo vorranno ancora" dice il leader della Lega, riferendosi alle prossime elezioni.

Con Di Maio e Conte "ci sono rimasto male umanamente, mi è sembrato squallido: l'anno scorso dicevano 'arrestateci tutti', 'abbiamo scelto insieme'" aggiunge Salvini. Il leader M5S ha fatto sapere di essere contrario all'immunità, come capitato nel caso Diciotti. "Anche la Diciotti - aggiunge Salvini - era una nave militare, come la Gregoretti".

"Fanno il processo? Non vedo l'ora di andarci: pop corn e bibite tassate dal governo" prosegue il leader della Lega. "Il sequestro di persona è una cosa grave: era quella cosa che rapivano i bambini e gli tagliavano l'orecchio". E "a Di Maio dico che deve dire se, quanto fatto, l'abbiamo fatto come scelta del governo" ha sottolineato, replicando al leader del M5S che, da Taranto, ha detto che Salvini si deve fare processare. "Mi processeranno, amen, chi se ne frega".

FONTI LEGA - Per risolvere la vicenda Gregoretti ci furono "numerose interlocuzioni" tra Viminale, presidenza del Consiglio, ministero degli Affari Esteri e organismi comunitari. Il via libera allo sbarco fu annunciato dal ministro dell’Interno, "appena conclusi gli accordi per la redistribuzione degli immigrati in una struttura dei vescovi italiani e in cinque paesi europei. Accordi raggiunti grazie a una intensa attività diplomatica". E' quanto riferiscono fonti della Lega.

PALAZZO CHIGI - Ma in una nota firmata dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio, contenuta negli atti della Giunta di palazzo Madama per la richiesta di autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, si legge che nella riunione del Cdm del 31 luglio scorso la questione relativa alla vicenda della nave 'Gregoretti' "non figura all'ordine del giorno e non è stata oggetto di trattazione nell'ambito delle questioni 'varie ed eventuali' nel citato Consiglio dei ministri né in altri successivi".

DI MAIO - "Lo vedo un po' impaurito forse, ma è evidente che ognuno si deve prendere le proprie responsabilità" ha detto il ministro degli Esteri Di Maio, parlando ai giornalisti a Brindisi, a margine del 25esimo anniversario del Global Service dell'Onu. "Mi pare - ha aggiunto - che Salvini abbia sempre detto 'mi voglio fare processare, non ho niente da temere, voglio andare a giudizio', lo disse anche sulla Diciotti. Adesso fa la vittima, al contrario".

"Penso sia ben chiaro - ha aggiunto - che la questione Gregoretti non è la questione Diciotti: questa fu una decisione del governo, quella fu propaganda del ministro Salvini, che ad un certo punto ha cominciato ad annunciare il blocco delle nostre navi militari via tweet. La Gregoretti non è una nave delle Ong, è una nave dei nostri corpi di sicurezza e ci sono tutte le mie dichiarazioni di quei giorni, in cui dico, 'rispettiamo i nostri uomini in divisa'".

M5S - "Esamineremo le carte, vedremo. Il caso Gregoretti è certamente completamente diverso da quello della nave Diciotti". Lo ha detto la senatrice M5S Elvira Lucia Evangelista, al termine della riunione della giunta per le immunità parlamentari di Palazzo Madama.

"Il caso Gregoretti - ribadisce - è diverso da quello Diciotti. Sembrerebbe non esserci un'azione collegiale e governativa nel preminente interesse nazionale. Mancava, ad esempio, un Cdm con all'ordine del giorno il caso Gregoretti. Quindi, potrebbe essere anche che l'ex ministro Salvini in questo caso abbia agito con un'azione individuale e non con un atto politico. Vediamo, vedremo meglio le carte, avremo modo di studiare''.

"Nei fatti questo cosa cambia?", chiede un giornalista. ''Potrebbe cambiare l'esito, nel senso che l'esito potrebbe essere diverso dal caso Diciotti e quindi l'autorizzazione a procedere in questo caso...", la replica della senatrice pentastellata.

"Le frasi di Di Maio? Sicuramente ha fatto quelle affermazioni perché ricordava benissimo il fatto del caso Diciotti, il giorno in cui è accaduto. Lo ripeto, in quel caso l'azione governativa era completamente diversa. Ricordiamoci che Conte aveva già delle interlocuzioni con l'Unione europea ed era stato già attivato il criterio della ridistribuzione dei migranti. Quindi la situazione politica era completamente diversa''.

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