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Arturo Scotto: "Preso a pugni al grido di duce-duce"

01 gennaio 2020 | 13.44
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L'ex deputato, coordinatore di Mdp, denuncia l'aggressione subita a Venezia: "Smettiamo di pensare a ragazzate, il fascismo è nato così"

(FOTOGRAMMA)
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"Sono stato picchiato da una squadraccia in piazza San Marco, a Venezia, gridavano 'duce-duce'". Così l'ex deputato Arturo Scotto all'AdnKronos, raccontando l'aggressione subita poco dopo la mezzanotte, mentre era in piazza San Marco, a festeggiare il nuovo anno.

"Un gruppo di giovani, tra i 20 e i 25 anni, stava inneggiando al duce, urlando tra l'altro 'Anna Frank l'abbiamo messa nel forno' - spiega - . Io mi sono avvicinato, chiedendo di smetterla, per tutta risposta mi hanno aggredito, colpendomi con quattro pugni".

"Erano in otto, con il viso coperto - aggiunge Scotto - e si sono poi dileguati". L'episodio è raccontato anche dalla moglie di Scotto, Elsa Bertholet, in un post su Facebook: "Capodanno a Piazza San Marco con marito e figlio grande, mezzanotte e un minuto: un gruppo dietro di me canta 'Anna Frank sei finita nel forno', mi giro: “Ragazzi basta!”, si mettono a urlare: “Duce, duce .....” con mano alzata, si gira mio marito che prima non le aveva sentito cantare: “Basta!!!!” e boom si prende botte in faccia da vari lati, poi si mette di mezzo un ragazzo per aiutarci e lo picchiano pure lui, visibilmente abituati al fatto, poi fuggono come dei vigliacchi che sono. La polizia municipale: 'Avete ragione, picchiare è brutto, fate denuncia domani'".

ZAIA - Di fatto "estremamente grave, anche perché sullo sfondo c'è l'antisemitismo e il revisionismo, contro cui combattiamo da anni in ogni modo e lanciamo costanti allarmi per la sua diffusione fra i giovani anche attraverso il web, e a pochi giorni dal 27 gennaio, quando saremo al Ghetto di Venezia per celebrare il ricordo della tragedia della shoah'' parla il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando l'aggressione.

''Esprimo solidarietà senza se e senza ma a Scotto e alla sua famiglia - prosegue Zaia - anche perché non è possibile che in una società civile, desiderosa solo di confronto democratico e civile, si debba assistere a rigurgiti ideologici e a violenze fisiche di questo genere''. E ancora: ''Chi muove le mani - conclude il Governatore - ha sempre torto''.

FICO - "La mia solidarietà ad Arturo Scotto e alla sua famiglia per la violenta aggressione squadrista subita" scrive su Facebook il presidente della Camera, Roberto Fico.

"Un episodio gravissimo e intollerabile. Non c'è posto nella nostra società e nella nostra democrazia per qualunque apologia del fascismo e per qualunque espressione di violenza e antisemitismo. È sull'antifascismo che nasce la nostra Repubblica, ribadiamolo ad alta voce tutti quanti".

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