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Rigopiano, Bonafede: "Lo Stato chiede scusa"

18 gennaio 2020 | 18.37
LETTURA: 3 minuti

Il ministro alla commemorazione per i tre anni dalla tragedia: "Impegno quotidiano per la verità" (VIDEO). Fiaccole e messa per le vittime nella cerimonia riservata ai familiari. L'hotel inghiottito dalla valanga il 18 gennaio 2017 (VIDEO)

(foto Adnkronos)
(foto Adnkronos)

"La ferita di Rigopiano non è solo dei familiari delle vittime ma deve essere sentita anche dallo Stato come una ferita da provare a curare, pur sapendo che forse non si rimarginerà mai". Così, sul palco del Palazzetto dello Sport di Penne, ha esordito il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

"Ci sono due problemi che lo Stato deve portare avanti - ha proseguito davanti alla platea di familiari delle vittime e soccorritori - stare vicino ai parenti di chi è morto a Rigopiano e impegnarsi giorno dopo giorno per cercare la verità e per dare una risposta di giustizia che oggi chiedono i familiari delle vittime". E ancora: "Non posso entrare nel merito del processo in corso - ha precisato -, so che la macchina della giustizia si sta muovendo e so che lo Stato deve sentire il dovere non solo istituzionale ma anche morale di dare una risposta di giustizia, sapendo che pur se non riporterà in vita le madri, i padri, i figli, i fratelli, le sorelle, le donne e gli uomini che sono morti tre anni fa ma la verità deve essere data".
"Oggi rappresento uno Stato che deve essere qui in silenzio a dire ai familiari che è al loro fianco e lo sarà per tutto il percorso - ha continuato Bonafede -. Uno Stato che chiederà scusa per non aver avuto la capacita di proteggere i loro familiari".

Rigopiano, tre anni fa la tragedia

"Non solo nel giorno in cui si ricorda la tragedia - ha detto Bonafede - ma tutti i giorni dell’anno siamo chiamati a lavorare costantemente senza sosta, a testa bassa per scrivere leggi che possano impedire che si verifichino tragedie come Rigopiano e far modo che la giustizia possa funzionare ogni giorno. Per dare una risposta - ancora - e fare in modo che lo Stato possa dare la verità affinché i responsabili di quello che è successo possano pagare".

Fiaccole e messa per le vittime

"Questa è la mia promessa - ha concluso il ministro - tutto quello che posso fare è dirvi che nessuna delle vostre lacrime, nessuna delle vostre paure rimarranno qui oggi. Le porterò con me all’interno delle istituzioni. Continuerò ad essere al vostro fianco".

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