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Coronavirus, Salvini presenta il piano della Lega

25 febbraio 2020 | 12.00
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Un 'decalogo' del Carroccio che il leader leghista consegnerà al premier: "Oggi Conte lo chiamo io"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Speriamo che le nostre proposte non vengano messe in quarantena, siano utilizzate". Lo dice Matteo Salvini in conferenza stampa al Senato, riferendosi al 'decalogo' che la Lega presenterà all'esecutivo per far fronte all'emergenza coronavirus. Con Salvini, al tavolo, i responsabili economici della Lega: Claudio Durigon, Massimo Garavaglia, Massimo Bitonci, Armando Siri, Claudio Borghi, Alberto Bagnai. Presente anche il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari. "Stiamo preparando un decalogo, con le nostre proposte, misure che porteremo al governo. Io, personalmente consegnerò a Conte le proposte", dice il numero uno della Lega, per poi aggiungere: "Se Conte vuole chiamare un senatore basta un numero giusto".

"E' chiaro - spiega ancora Salvini - che i 20 milioni stanziati dal governo e i 200 milioni ipotizzati dall'Ue non bastano, forse servono solo per l'emergenza a Codogno". Per il leader del Carroccio serve una cifra "che non sarà inferiore, stimata a spanne, sperando che il contagio sia contenuto, ai 10 miliardi". Per fronteggiare l'emergenza, aggiunge, "serve piano straordinario per il turismo, stiamo arrivando al 90% di disdette dei viaggi per l'Italia".

"Le nostre proposte" economiche le presentiamo "sperando che nessuno ci accusi di razzismo e fascioleghismo", continua parlando delle conseguenze eonomiche dell'emergenza coronavirus. "Occorre un piano straordinario per le famiglie, da nord a sud, serve denaro fresco", aggiunge il leader della Lega: "Evitiamo di accorgerci del problema in ritardo, come si è fatto sul piano sanitario".

"Qualcuno in maniera sgradevole indica operatori, medici, infermieri, come responsabili", continua Salvini riferendosi implicitamente al premier Conte, che ha parlato di alcuni errori nei protocolli ospedalieri che non sarebbero stati osservati in modo appropriato. "Da inizio crisi - spiega - stiamo lavorando sul fronte sanitario, con sindaci, medici sul territorio, operatori e infermieri che stanno facendo un grande lavoro".

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