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Coronavirus Lombardia, scontro tra sindaci centrosinistra e Regione

02 aprile 2020 | 14.09
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La replica del governatore in una lettera

(Fotogramma)
(Fotogramma)

E' scontro tra i sindaci di centrosinistra e la Regione Lombardia. "Ieri sette sindaci di città capoluogo della Lombardia hanno rivolto alcune domande a Regione Lombardia: voglio spiegare, non voglio rischiare di essere polemico, ma io e gli altri sindaci vogliamo capire l'indirizzo che dovremo prendere insieme per confrontarci con questo virus" dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che torna sulle richieste dei primi cittadini di centrosinistra alla Regione nel suo video quotidiano, ponendo le stesse domande. Il tema "che più gli sta a cuore", spiega Sala, è il test sugli anticorpi: "Questi test sono oggi già fatti in Veneto e in Emilia Romagna, in Lombardia ancora no. Perché? Per quanto tempo? Verranno fatti con che modalità?". I sindaci vogliono "solo capire questo, rivolgiamo queste domande perché cittadini le rivolgono a noi, non è polemica ma è bene comune".

Poi le mascherine. "Oggi i comuni ne ricevono pochissime - sottolinea - Milano ha dovuto andarsele a cercare in Cina e in altri paesi e per ora va bene. Ma le mascherine chi le deve fornire? Il governo? La Regione? Io spero che tra non molto potremo uscire e a quel punto le mascherine saranno dannatamente importanti e la disponibilità di mascherine deve essere un diritto".

A stretto giro la replica del governatore Attilio Fontana. "Regione Lombardia è una istituzione seria - scandisce - Che agisce solo ed esclusivamente sulla base di riscontri scientifici. Sul tema dei test ‘rapidi’ ho più volte ribadito che stiamo verificando il valore effettivo di queste procedure. Un modo di agire che necessita di un lasso di tempo tale da rendere i risultati solidi, a fronte delle molte perplessità sollevate dalla comunità scientifica", spiega Fontana. "Sul mercato - afferma - esistono molti tamponi inaffidabili che creano false speranze ai cittadini. Le nostre indagini sono in fase di conclusione e speriamo di avere una risposta nelle prossime ore. Agiremo solo nella direzione che ci indica la scienza e non sugli umori o le sparate di sindaci che non perdono l’occasione per fomentare la polemica. Sindaci ai quali nelle sedi istituzionali queste risposte sono state più volte date", aggiunge.

La lettera di Fontana ai sindaci

"Questo pomeriggio - spiega - manderemo una lettera con risposte scientifiche, rigorosamente scientifiche, ai sindaci, anche se ho già risposto loro in occasione delle tante riunioni che abbiamo avuto nelle ultime settimane. Le stesse questioni sono state oggetto di tante discussioni, oggi le metteremo tutte quante per iscritto".

Quanto alla scarsità di mascherine e di presidi sul mercato per proteggersi dal coronavirus, Fontana fa presente che non dipende dalla Regione Lombardia. "Siamo stati e continueremo ad essere - dice - i primi a segnalare il fatto che la Protezione civile nazionale, cui spetta il compito di gestire l’emergenza e garantire questi materiali, sia per buona parte inadempiente. Oltre a ciò la burocrazia di Roma ci impedisce di utilizzare le mascherine prodotte in Lombardia già ritenute conformi dal Politecnico di Milano", conclude il governatore.

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