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Coronavirus, Renzi: "Ci insultavano, ora proposte per ripartenza in agenda"

02 aprile 2020 | 20.13
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Il leader dell'Iv in un'intervista all'Adnkronos: "Io avrei riaperto prima possibile ma il governo ora ragiona sul 'durante'". E ancora: "Surreale discussione su bimbi e runner, evidenti gli errori di Tridico". Poi conclude: "L'Ue ha fatto moltissimo mentre nazionalisti all'amatriciana seguono Orban"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

di Giuseppe Greco
"Noi abbiamo fatto delle proposte e all'inizio ci hanno insultato tutti. Ora i nostri punti sono in campo, sono oggetto di discussione. La risposta non è sempre quella che vogliamo noi, ma alcuni segnali sono positivi". In una intervista all'Adnkronos, Matteo Renzi fa il punto sull'emergenza coronavirus, ragiona su cosa ha funzionato, su cosa dovrà funzionare meglio in futuro e, soprattutto, parla di quello 'slockdown' (la ripartenza) su cui insiste da giorni.

"Io avrei riaperto il prima possibile, ma si sta andando verso lo screening per tutti, verso il Covid Pass, c'è un Dl liquidità. Su molte cose il governo ha dato risposte. Poi vediamo concretamente", premette il leader di Iv. "Mi sembra che adesso siamo entrati nella fase della discussione del durante. C'è stato un prima, e io mi domando come in Italia muoia tante gente, ma vedremo cosa è successo. C'è il dopo, che ragionevolmente sarà tra un paio di anni -dice ancora Renzi-. E poi c'è il durante, che non nasce da una sottovalutazione del Covid ma, proprio perché ritengo che il Covid ci sarà per anni, penso sia giusto pensarci. E mi pare che il governo ha messo il tema nell'elenco, in cima alla lista. Considero questo un fatto positivo".

Anche il consenso, registrato negli ultimi sondaggi, che si è creato attorno al governo secondo Renzi deve essere utilizzato in prospettiva futura: "Sono molto contento che il governo goda di grande consenso in questa fase, accade in tutti i Paesi, dagli Stati Uniti all'Inghilterra, giustamente -sottolinea-. Il governo ha bisogno del supporto di tutti. E' positivo che ci sia consenso, perché questo aiuta a gestire meglio la fase della ripartenza e tuttavia rimane importante fare subito scelte per il dopo".

Tra le cose su cui lavorare con più attenzione in chiave 'ripartenza', per il leader di Iv c'è il Dl liquidità annunciato dal governo. "Quello che mi interessa è dare liquidità alle Partite Iva e alle imprese, che devono stare nel Dl liquidità. Gualtieri deve dare il 20%-25% dello scorso anno. Gualtieri è incamminato sulla strada giusta con l'operazione liquidità, questo è molto più dei 600 euro", spiega Renzi.

Se le cose su cui concentrarsi per uscire dall'emergenza coronavirus non mancano, questo non vuol dire che tutto sia andato alla perfezione sino ad oggi. Tra queste cose, la più "surreale": l'ora d'aria per i bimbi: "Io non ho capito se i bambini possono uscire o no. Io continuo a pensare che fare uscire i bambini è un atto doveroso. Dopodiché, se il presidente del Consiglio dice che non si può fare, non si fa. Ma la discussione è surreale -dice Renzi-. Questa vicenda non deve oscurare il resto, perché sembra il Covid lo portino i bambini o i runner. Ci stiamo tutti concentrando su questo e non si sta considerando il problema di come dare tute, guanti e mascherine al nostro personale sanitario: il tema non è il runner o i bambini, ma le protezioni di medici e infermieri in prima linea".

Altra nota dolente, il blocco del sito Inps per le domande sui 600 euro. "La gestione della vicenda è tutta da verificare, ascolteremo le considerazioni dell'Inps e vedremo -sottolinea il leader di Iv-. L'errore dell'Inps è evidente, l'annuncio è diventato il via a un gara a chi fa più veloce, l'accesso notturno nasce da una dichiarazione di Tridico, il problema non è l'hacker ma il crash del sistema. Si è gestita male la comunicazione".

Renzi, però, allarga il discorso: "Vediamo tante incongruenze, alla Consob, all'Inps, al Dap, alla Consip, tanti che stanno fallendo di fronte a tante prove importanti. Ora è naturale evitare frizioni, non siamo in tempo di pace, occorre anche dare un segno di unità. In tempo di pace -prosegue l'ex premier-, avremmo portato tutto in Parlamento e richiesto le dimissioni al Dap, alla Consob, all'Inps, alla Consip e di tutti quelli che hanno fallito alla prova dell'emergenza. Ma non essendo in questa situazione non possiamo che chiedere al governo di vigilare e rimarcare le battaglie di civiltà".

Nell'emergenza, però, resta per il nostro Paese il punto di riferimento dell'Europa: "L'Ue sta facendo molto, moltissimo, la retorica anti Ue di questi giorni non ha senso. I coronabond saranno la ciliegina, ma chi dà la colpa all'Ue cerca alibi. L'Ue sta facendo una grandissimo lavoro, con buona pace dei nazionalisti all'amatriciana che inseguono chi, come Orban, prende i soldi europei e poi costruisce un muro", dice il leader di Iv.

"Io ho sempre parlato di clausola di supremazia. Anche in questo caso, tutti i temi che abbiamo posto tornano al centro del dibattito. Non è detto che le risposte che si danno siano uguali, anzi. Ma è positivo che si discuta". Lo dice Matteo Renzi all'Adnkronos, a proposito del dibattito sul ritorno della competenza dello Stato nella Sanità di cui si discute sia nel Pd che nel M5s.

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