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Zone rosse, botta e risposta Conte-Fontana

06 aprile 2020 | 20.16
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Il premier: "Regioni libere di istituirle". Il governatore: "Colpa di nessuno"

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"Se la Lombardia avesse voluto, avrebbe potuto fare di Alzano e Nembro zona rossa”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a TPI.it, circa le polemiche emerse a seguito della pubblicazione della nota riservata dell’Istituto superiore della sanità dei primi giorni di marzo in cui l’Iss riteneva opportuno l’inserimento dei due Comuni lombardi nella cosiddetta 'zona rossa'. "Non vi è argomento da parte della Regione Lombardia per muovere contestazioni al governo nazionale o ad altre Autorità locali - chiarisce Conte al riguardo -. Se la Regione Lombardia ritiene che la creazione di nuove zone rosse andasse disposta prima, con riguardo all’intero territorio regionale o a singoli comuni, avrebbe potuto tranquillamente creare 'zone rosse', in piena autonomia".
"Si fa presente - continua Conte - che le Regioni non sono mai state esautorate del potere di adottare ordinanze contingibili e urgenti. Al pari di quanto hanno fatto altre Regioni - conclude - come il Lazio, la Basilicata e la Calabria, nei cui territori, con ordinanza, sono state create 'zone rosse' limitatamente al territorio di specifici comuni".

"Ammesso che ci sia una colpa - la replica del governatore della Lombardia Attilio Fontana, ospite del Tg4 -, la colpa eventualmente è di entrambi, ma io non ritengo che non ci siano delle colpe in questa situazione perché noi avevamo chiesto che venisse istituita una zona rossa intorno a Nembro e Alzano e la risposta è stata una zona rossa in tutta la Lombardia". Con il provvedimento del governo dell'8 marzo "non potevano intervenire per realizzare un'ulteriore zona rossa che in realtà era già stata realizzata, il concetto di zona rossa era di impedire la circolazione, assumere tutte quelle restrizioni che sono state assunte con il provvedimento ed estese a tutta la Lombardia". Al centro della disputa c'è un tentennare tra regione e governo durato diversi giorni, dal 3 fino alla 'chiusura' della regione.
Alzano (dall'ospedale sarebbe partito il contagio) e Nembro sono tra i comuni che stanno pagando con il più alto numero di vittime e positivi l'emergenza Covid-19 in Italia. "Forse su Alzano - ammette il governatore Fontana - si sarebbe potuto fare qualcosa di più rigoroso, ma dopo che era stata istituita una zona rossa noi non avevamo più possibilità neanche dal punto di vista giuridico di intervenire", conclude.

Nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm sul dl imprese, Conte controreplica a Fontana: "Abbiamo sbagliato? Abbiamo fatto bene? Di certo abbiamo preso la decisione in scienza e coscienza. Ci assumiamo tutta la responsabilità", dice il premier rispondendo a una domanda sulla zona rossa in Lombardia e i casi dei comuni di Alzano e Nembro. "Ora ci occupiamo dell'emergenza. Ci sarà poi tutto il tempo per richiamarci a responsabilità e io non mi sottrarrò".
E ancora: "Io mi sono attenuto sempre ad uno spirito di collaborazione, mi assumo mie responsabilità e non vado a cercare quelle degli altri ma chiedo collaborazione a sindaci e governatori. Non abbiamo mai impedito ai governatori di assumere un'ordinanza. Io però non voglio imputare o scaricare responsabilità".

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