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Coronavirus, Salvini a Conte: "Cose si fanno e poi si annunciano"

09 aprile 2020 | 14.32
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Il leader della Lega intervenendo in Aula al Senato, per le dichiarazioni di voto in vista della fiducia: "Un mese di sequestro, inizia a essere lunga"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Un suggerimento al presidente Conte: prima di promettere in televisione e illudere milioni di lavoratori ed imprenditori le cose si fanno, prima si fanno e poi si annunciano in diretta televisiva, altrimenti imprenditori e lavoratori vanno in banca e si sentono dire che non c'è niente". Lo dice Matteo Salvini, intervenendo in Aula al Senato, per le dichiarazioni di voto in vista della fiducia, parlando del tema della cassa integrazione per i lavoratori. "Ci chiedete perché non votiamo questo decreto - sottolinea - perché sostanzialmente è una presa in giro per milioni di italiani, che non vedranno una lira". "Speriamo che farete meglio al prossimo e lo voteremo", aggiunge il leader della Lega.

"Forse non tutti hanno contezza del fatto che bisogna fare in fretta, oggi il Secolo XIX parla di un nonno suicida a Savona, che si è gettato dalla finestra per la disperazione di non poter vedere i nipoti, inizia a essere lunga: un mese di sequestro, che gli italiani stanno responsabilmente affrontando", dice ancora Salvini.

"Ho sentito l'intervento del collega del partito democratico: 'i sindaci eroi', 'i medici eroi', ma non c'è una lira per i sindaci e non c'è una lira per i medici, non basta dire che sono degli eroi", dice ancora Salvini. "Noi abbiamo proposto come Lega come centrodestra, un emendamento che non comportava centinaia di milioni di euro di spesa, abbiamo chiesto che una parte dello stipendio di medici, infermieri, personale sanitario non fosse tassato e hanno detto no", ricorda Salvini. "Quindi non definiteli eroi, perché se uno sta rischiando la vita in prima linea, da sindaco, da medico, da infermiere, e si sente dare diretta televisiva dell'eroe e a fronte di emendamenti della Lega e del centrodestra, che lo aiutavano concretamente, si sente dire dalla maggioranza no" non va bene. "Evitate di chiamarli eroi, per favore, e spiegate a loro perché non li aiutiamo sullo stipendio", conclude Salvini.

"Io personalmente sono stufo di avere il permesso dell'Europa per salvare la vita degli italiani, i negozi dei cittadini italiani il lavoro dei cittadini italiani", prosegue Salvini.

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