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Sindaco Messina: "Fase 2? Governo senza coraggio"

27 aprile 2020 | 14.06
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Cateno De Luca: "Costante improvvisazione, no apertura a rate e a libertà vigilata per tutti gli italiani"

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"Quella del Governo è una costante improvvisazione. Questa apertura a rate che ci è stata propinata a chi è utile? Gli italiani in questo momento hanno bisogno di certezze". A dirlo è il sindaco di Messina, Cateno De Luca, per il quale "sarebbe stato opportuno assumersi la responsabilità comunicando una data precisa, pur se ancora posticipata di un mese per ottenere una maggiore tranquillità". Per il primo cittadino andrebbe considerata la diversità dei territori. "Perché se il 70 per cento dei contagi sono ancora concentrati su tre regioni del nord – chiede De Luca -, dobbiamo applicare le medesime restrizioni in tutta Italia? Sono solidale con i nostri amici del nord, però, non è logico tenere il territorio italiano in libertà vigilata".

Il sindaco di Messina, intanto, lavora alla sua controproposta. "Non basta solo criticare", sottolinea, spiegando che nel ‘suo’ pacchetto di interventi si prevede una "differenziazione territoriale" che tiene conto della "geografia del virus in Italia".

Per De Luca "tutte le attività vanno aperte, ma secondo una nuova modalità". Per quanto riguarda le chiese il primo cittadino si dice "favorevole all’apertura", magari "prenotando per partecipare alla Santa Messa". "Coinvolgiamo la Cei, in modo da stabilire secondo delle prescrizioni di sicurezza, le modalità di accesso alle funzioni liturgiche – dice -. Lo stesso dicasi per i cimiteri. Non è possibile continuare a tenerli chiusi. La stessa cosa per tutte le altre attività. Non si può continuare così, utilizzando il metro adottato per i nostri fratelli settentrionali: è sbagliato".

Capitolo a parte le attività di ristorazione. "Si dica ai ristoratori che occorrono gli spazi all’aperto e l’Amministrazione comunale sarà disponibile a concederli – conclude De Luca -, così come per gli impianti di balneazione, in modo tale che ognuno possa fare i conti con la propria tasca. Chi è imprenditore della mancia di Stato non se ne fa nulla, anche perché questa è accompagnata al pizzo legalizzato della vostra burocrazia. Abbiate coraggio e ascoltate il popolo, facendo provvedimenti di buon senso, nell’ottica della libertà vigilata, ma differenziando il territorio".    

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