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Presidio Lega in Parlamento: in Aula a oltranza

29 aprile 2020 | 19.45
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Salvini: "Giorno e notte finché non avremo risposte certe". Lega: "Centrodestra ci sostenga". Fratelli d'Italia 'sorpresa': "Iniziativa non condivisa con noi". Tajani: "Presidio? Non so nulla". Stoccata su Twitter di Orfini. Per il M5S il centrodestra è 'ridotto a una sit-com'. Casellati chiede ai questori di sgomberare il Senato, Lega si rifiuta. Presidio anche alla Camera

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Matteo Salvini lancia l'offensiva della Lega contro le misure di contenimento decise dal governo. Il parlamentari della Lega "saranno a oltranza in Parlamento, giorno e notte, fino a che non si daranno risposte certe", tuona il leader del Carroccio in tv. Finché il premier Giuseppe Conte non darà il via libera alle misure di sostegno alle categorie colpite dall'emergenza coronavirus e non allenterà la morsa che lascia il paese chiuso, la Lega manterrà un presidio giorno e notte nelle aule di Camera e Senato. A quanto si apprende, i parlamentari leghisti hanno già organizzato la turnazione per le prime due notti, mentre i delegati d'aula sono al lavoro per pianificare la protesta.

"Restiamo a oltranza in Parlamento, che è il nostro luogo di lavoro, finché non ci saranno risposte per tutti i cittadini. Madri, padri, imprenditori, commercianti, lavoratori non sanno cosa fare, non hanno certezze, non sanno se possono riaprire i loro negozi, non sanno quando i figli torneranno a scuola". Così una nota della Lega, che annuncia l'iniziativa in corso a Palazzo Madama e Montecitorio, sottolineando come "è ora che si torni a essere una democrazia compiuta".

"Non rallenteremo, né impediremo il regolare svolgimento dei lavori programmati - spiegano dal partito di Matteo Salvini - porteremo nelle aule, dove resteremo anche quando la seduta è conclusa, le voci dei lavoratori, di chi soffre, dei disabili, di chi è più fragile".

"Rimarremo - fanno sapere - finché il governo non darà risposte chiare, tempi certi anche a nome dei sindaci e degli amministratori locali sul ripristino di tutte le libertà, nella piena tutela della salute e con indicazioni a livello nazionale. Servono certezze sulle regole sanitarie per poter ripartire in sicurezza, tempi certi per la cassa integrazione di chi non sta lavorando e soldi veri per autonomi e imprenditori".

"Siamo e rimarremo in aula anche per ribadire l’importanza della certezza della pena e l’indignazione degli italiani per la scarcerazione di decine di mafiosi ergastolani assassini. È ora che finalmente ciascuno si assuma le proprie responsabilità, che sia coinvolto di nuovo il Parlamento nelle decisioni che riguardano la vita, i diritti e le libertà di ognuno di noi. È ora che si torni a essere una democrazia compiuta", concludono i leghisti.

"Ci auguriamo che tutte le opposizioni di centrodestra sostengano l’iniziativa di restare in Aula in nome della libertà, democrazia e sicurezza del popolo italiano”. Così i capigruppo della Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari si rivolgono agli alleati di centrodestra.

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