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Migranti, Pd-Iv-Leu scrivono a Conte: "Soluzione dignitosa per Lampedusa"

05 maggio 2020 | 18.18
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Nella lettera, sottoscritta anche da esponenti del gruppo Misto, la richiesta di "non continuare a sovraccaricare l’Isola" e aprire in sede internazionale una "contestazione formale nei confronti di Malta"

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"Ci sono persone in attesa di un Pos al limite delle acque territoriali italiane, più di 100 si trovano da giorni sul molo di Lampedusa in condizioni non degne di un Paese come il nostro, chiediamo di trovare una soluzione per non continuare a sovraccaricare l’Isola in un momento di emergenza sanitaria come questo ed offrire un'assistenza dignitosa alle persone soccorse". Si legge in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte da parlamentari nazionali ed europei e da consiglieri regionali sul tema del sovraffollamento di migranti nel centro di Lampedusa.

La lettera è stata sottoscritta dai parlamentari europei: Pietro Bartolo, Pierfrancesco Majorino, Massimiliano Smeriglio. I deputati: Enza Bruno Bossio, Laura Boldrini, Vittoria Casa, Jessica Costanzo, Lorenzo Fioramonti, Nicola Fratoianni, Alessandro Fusacchia, Chiara Gribaudo, Paolo Lattanzio, Riccardo Magi, Gennaro Migliore, Rossella Muroni, Matteo Orfini, Erasmo Palazzotto, Luca Pastorino, Giuditta Pini, Fausto Raciti, Luca Rizzo Nervo, Doriana Sarli, Angela Schirò, Giorgio Trizzino, Massimo Ungaro.

I senatori: Gregorio De Falco, Loredana De Petris, Davide Faraone, Elena Fattori, Francesco Laforgia, Paola Nugnes, Sandro Ruotolo, Francesco Verducci. I consiglieri Regionali: Marco Grimaldi, Michele Usuelli. Nel testo si ricorda che "la maggior parte di loro appartiene a forze politiche che compongono la maggioranza ed hanno votato la fiducia sulla base di una promessa di discontinuità in primo luogo sul terreno delle politiche migratorie".

Nella lettera si avanzano alcune richieste al premier Conte: "Chiediamo di aprire in sede internazionale una contestazione formale nei confronti del governo maltese che si rifiuta di soccorrere nella propria area SAR di competenza violando tutte le convenzioni internazionali".

"Allo stesso tempo si chiede di porre in sede europea la questione del ripristino di una missione navale di ricerca e soccorso e di un meccanismo automatico di relocation delle persone salvate in mare in modo tale da non lasciare il peso del soccorso solo sugli stati costieri".

"In questi giorni le condizioni meteo favorevoli stanno determinando un incremento delle partenze dalla Libia ed in assenza di un dispositivo navale di soccorso che copra l’intera area trasformata ormai in un deserto questo determinerà una tragedia immane: nessuno sia abbandonato in mare o respinto verso un Paese in guerra come la Libia".

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