Permessi di sei mesi con regole stringenti, ma condizionato ad una serie di vincoli stringenti
Dopo l'intenso braccio di ferro nella maggioranza sulla questione della regolarizzazioni di stranieri impiegati in agricoltura o come badanti e colf, si andrebbe profilando un'intesa in base alla quale tali lavoratori potrebbero godere di un permesso di sei mesi, ma condizionato ad una serie di vincoli stringenti.
M5S - "Sul tema dei lavoratori stagionali, rimaniamo fortemente contrari rispetto a qualunque intervento che si configuri come una regolarizzazione indiscriminata. Non riteniamo questa una soluzione che possa rispondere alle reali esigenze nostre aziende del settore agroalimentare. Confermiamo il nostro principio di partenza: il permesso di soggiorno deve essere legato ad un contratto di lavoro, non viceversa". Lo scrive in una nota il Movimento 5 Stelle.
"Resta poi confermato il nostro fermo 'no' rispetto a qualunque ipotesi di sanatoria sui reati commessi. Non possiamo immaginare che possa farla franca chi si è macchiato di caporalato, di sfruttamento delle persone. Questo significherebbe, tra l'altro, anche prendersi gioco di tutte quelle aziende oneste che invece hanno sempre rispettato le leggi e rispettato i diritti dei lavoratori. Se vogliamo dare un segnale forte e chiaro, dovremmo inasprire le pene e aumentare i controlli", rimarcano i pentastellati.